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Economia e Finanza

Addio a Quota 41, a rischio la misura tanto amata dal Governo

Il cavallo di battaglia del Governo Meloni, Quota 41, presto sparirà. Ma senza di essa che alternative restano alla legge Fornero?

Abbiamo gioito tutti – o quasi – quando, nel 2019, fece il suo ingresso in scena Quota 100 sotto il Governo Giallo-Verde che vedeva la Lega di Matteo Salvini coalizzata con il Movimento Cinque Stelle di Luigi Di Maio sotto l’egida dell’ex premier Giuseppe Conte. Con Quota 100 è stata inaugurata l’era delle “pensioni a quote”.

giorgia meloni sorridente accanto a matteo salvinigiorgia meloni sorridente accanto a matteo salvini
Addio a Quota 41: il cavallo di battaglia del Governo molto presto sparirà -(foto FB@giorgiameloni.paginaufficiale)- Abruzzo.cityrumors.it

Quota 100, nello specifico, prevedeva la possibilità di andare in pensione ad appena 62 anni – contro gli attuali 67 per la pensione di vecchiaia ordinaria – se si raggiungevano almeno 38 anni di contributi. Ben presto fu rimpiazzata da Quota 102 e ora da Quota 103 la quale consente di andare in pensione sempre a 62 anni ma con almeno 41 anni di contributi.

La vera rivoluzione, però, il vero “cavallo di battaglia” della Lega e ora del Governo Meloni in generale è sempre stata un’altra misura a quote: Quota 41. Questa misura può dirsi rivoluzionaria in quanto segna un ritorno alla pensione di anzianità come alternativa a quella di vecchiaia.

Con Quota 41, infatti, è possibile accedere alla pensione a qualunque età: basta solo avere 41 anni di contributi. Una misura decisamente vantaggiosa per tutte quelle persone che hanno iniziato a lavorare quando erano ancora molto giovani. Purtroppo, a breve, questa misura sparirà. Che alternative resteranno, allora, alla legge Fornero?

Quota 41, requisiti: come funziona e a chi si rivolge

Addio a Quota 41: la misura difesa a spada tratta dalla Lega di Matteo Salvini ben presto sparirà. Questo comporterà un ritorno alla legge Fornero per tutti? Ancora presto per dirlo ma sicuramente, nei prossimi anni, ci attendono cambiamenti che potrebbero non andare a vantaggio dei lavoratori.

Quota 41: come funziona e a chi si rivolge/Abruzzo.cityrumors.it

Da anni la Lega chiede di estendere Quota 41 a tutti. Mossa ritenuta un azzardo in quanto agevolerebbe troppe uscite anticipate di massa dai luoghi di lavoro e questo metterebbe in ginocchio le casse dell’Inps. Per il momento Quota 41, dunque, si rivolge solo alle seguenti categorie:

  • caregivers;
  • disoccupati;
  • lavoratori con invalidità pari o superiore al 74%;
  • addetti a lavori usuranti.

Chi appartiene ad una di queste categorie può smettere di lavorare una volta raggiunti i 41 anni di contribuzione a prescindere dall’età: una persona può accedere alla pensione anche a 59 anni pertanto. Oltre ad appartenere ad una delle categorie sopra menzionate, occorre soddisfare anche un altro requisito: aver versato almeno un anno di contributi – effettivi e non figurativi – prima di aver compiuto 19 anni di età.

Una misura molto vantaggiosa per coloro che possono fruirne anche perché non comporta alcun tipo di taglio sull’assegno previdenziale a differenza, ad esempio, di Quota 103 o di Opzione Donna che, invece, prevedono il ricalcolo interamente contributivo della pensione con perdite anche del 30% o di Ape sociale che non consente di ricevere un assegno mensile superiore ai 1500 euro. Perché questa misura fortemente voluta e sostenuta sparirà?

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Pensioni, addio a Quota 41: ecco da quando

Quota 41 è da sempre uno dei cavalli di battaglia della Lega e anche il Governo Meloni sostiene con fermezza questa misura che non prevede alcun requisito anagrafico ma solo il requisito contributivo per l’accesso alla pensione. Eppure a breve sparirà. Perché? Che cosa succederà?

Pensioni, addio a Quota 41: ecco da quando/Abruzzo.cityrumors.it

Se il Governo non interviene per bloccare l’adeguamento dell’età pensionabile, nel 2027 – secondo quanto previsto dalla Legge Fornero – l’età per andare in pensione passerà da 67 anni a 67 anni e 3 mesi. Questo perché la Legge Fornero ha stabilito che l’età per la pensione ogni tre anni debba adeguarsi in base all’aspettativa media di di vita.

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Siccome l’aspettativa di vita, dopo la pandemia di Covid, è tornata a crescere, dovrà salire anche l’età per la pensione. Ma questo aumento di 3 mesi non riguarderà solo la pensione di vecchiaia: coinvolgerà tutte le misure tra cui anche Quota 41. Pertanto, a meno che il Governo di Giorgia Meloni non intervenga per congelare questo aumento, dal 2027 Quota 41 cederà il posto a Quota 41,3 e i lavoratori dovranno lavorare tre mesi in più.

Samanta Airoldi

Sono Samanta, sono nata a Genova ma vivo a Milano da molti anni. Ho conseguito Laurea specialistica e Dottorato in Filosofia Politica e svolgo il lavoro di redattrice dal 2015. Ho pubblicato alcuni libri di Filosofia Politica in chiave "pop" e, nel corso di questi anni, ho lavorato per diversi blog. Mi sono sempre occupata, principalmente, di Politica ed Economia ma, talvolta, anche di lifestyle, benessere e alimentazione vegana essendo io stessa vegana. Le mie passioni principali sono proprio la Politica e l'Economia ma mi interessa anche il settore del benessere.