Acconto Irpef 2025, il Governo ci ripensa: quanto tempo avremo per pagare

Il Governo fa marcia indietro su un altro fronte: gli acconti Irpef. La novità è arrivata proprio poche ore fa: ecco quanto tempo avremo per pagare senza incorrere in sanzioni.

Dopo aver cambiato idea sulle polizze catastrofali, ora a Palazzo Chigi sembra esserci aria di cambiamento anche riguardo agli acconti Irpef. Sulla questione è intervenuto poche ore fa il capo del Dicastero dell’Economia, il Ministro Giancarlo Giorgetti in seguito ad alcune segnalazioni da parte dei Caf.

giorgia meloni ride insieme al ministro dell'economia giancarlo giorgetti
Acconto Irpef 2025, il Governo ci ripensa: quanto tempo avremo per pagare -(foto Ansa)- Abruzzo.cityrumors.it

Diversi lavoratori si sarebbero trovati a dover sborsare cifre che in realtà non erano dovute o a sborsare cifre più alte del normale verso l’Agenzia delle Entrate. I sindacati erano già pronti a dare battaglia ma il Ministro ha fatto chiarezza e ha spiegato da che cosa era nato l’errore e che cosa cambierà d’ora in poi.

Il Ministro ha spiegato che il Governo interverrà al più presto in via normativa per apportare modifiche proprio riguardo agli acconti Irpef 2025. Ma in che cosa consisteranno queste modifiche? E soprattutto andranno a vantaggio dei contribuenti o comporteranno un’ulteriore stangata?

Acconto Irpef 2025, novità: ecco cosa è successo

Dopo le polizze catastrofali, ora una nuova inversione di rotta dell’ultimo minuto del Governo in merito agli acconti Irpef per il 2025. Dopo diverse anomali segnalate dai Caf, il Ministero dell’Economia ha ritenuto opportuno intervenire per manifestare la volontà di apportare alcune modifiche. Modifiche a vantaggio o a svantaggio dei contribuenti?

giorgia meloni scrive e accanto a lei il ministro dell'economia giorgetti
Acconto Irpef 2025: ecco cosa è successo -(foto Ansa)- Abruzzo.cityrumors.it

Le modifiche annunciate poche ore fa dal Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti vanno nella direzione di un alleggerimento del peso fiscale a carico dei contribuenti. Diversi Caf, negli ultimi giorni, hanno segnalato che parecchi lavoratori dipendenti sarebbero stati gravati dell’onere di versare l’acconto Irpef per l’anno 2025 anche in mancanza di ulteriori redditi rispetto a quelli che un dipendente si trova già trattenuti alla fonte.

Ma come mai questo errore? Non si trattava di un errore ma di un mancato allineamento con le nuove aliquote Irpef. In pratica, anche dopo l’abbassamento delle aliquote Irpef da 4 a 3, gli acconti da versare all’Irpef erano rimasti in linea con la situazione del 2023 e, quindi, milioni di lavoratori dipendenti si sarebbero trovati a pagare più del dovuto.

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Acconto Irpef: cosa cambia

In seguito alle segnalazioni di diversi Caf, il Ministero dell’Economia presieduto dal Ministro Giancarlo Giorgetti è intervenuto per manifestare l’intenzione di apportare modifiche al più presto riguardo agli acconti Irpef. Si era venuta a creare una certa confusione a causa del mancato allineamento degli acconti dopo l’abbassamento delle aliquote Irpef.

il ministro dell'economia giancarlo giorgetti
Acconto Irpef: cosa cambia -(foto Ansa)- Abruzzo.cityrumors.it

Come tutti ben sappiamo, infatti, dal 2024 le aliquote Irpef sono passate da 4 a 3:

  • aliquota del 23% per i redditi fino a 28.000 euro annui lordi;
  • aliquota del 35% per i redditi compresi tra 28.001 e 50.000 euro annui lordi;
  • aliquota del 43% per i redditi oltre i 50.000 euro annui lordi.

In pratica è stata cancellata l’aliquota del 25% che fino al 2023 si applicava ai redditi compresi tra 15.001 e 28.000 euro. I primi due scaglioni di reddito sono stati accorpati con una riduzione di due punti Irpef per i redditi tra 15.001 e 28.000 euro. Questa riduzione, tuttavia, non era stata applicata anche agli acconti.

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Il Ministero dell’Economia ha precisato chel’acconto per l’anno 2025 è dovuto, con applicazione delle aliquote 2023, solo nei casi in cui risulti di ammontare superiore a euro 51,65 la differenza tra l’imposta relativa all’anno 2024 e le detrazioni, crediti d’imposta e ritenute d’acconto, il tutto però calcolato secondo la normativa applicabile al periodo d’imposta 2024”. La data entro cui pagare non cambia ma grazie a questa novità e all’adeguamento degli acconti in base alle nuove aliquote milioni di contribuenti risparmieranno un mucchio di soldi.

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