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Chieti, Poste Italiane va a scuola e parla di risparmio

Chieti. Si è svolto questa mattina a Chieti, presso il Convitto Nazionale “Giambattista Vico”, l’evento conclusivo della seconda edizione del progetto ludico-formativo “Una Storia fatta apPosta”. In Abruzzo, quest’anno, l’appuntamento ideato da Poste Italiane e realizzato in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti in occasione della 89ª Giornata Mondiale del Risparmio, ha fatto tappa anche a Teramo, Pescara e Sulmona.

All’incontro di oggi hanno partecipato, in rappresentanza del Comune di Chieti, gli assessori Giuseppe Giampietro (Pubblica Istruzione) e Roberto Melideo (Bilancio). Per Poste Italiane, presenti Elisa Rodi, Silvio Massimi, rispettivamente direttrice e responsabile commerciale provinciali, Terenzia Di Nizio (referente commerciale provinciale) e Emanuela La Monaca, direttrice dell’ufficio postale di “Chieti Centro”.
La giornata si è aperta con i saluti del dirigente scolastico, Gabriella Orlando, che ha detto: “Questa è una giornata molto importante per riflettere sul risparmio, risparmio inteso non solo a livello economico ma anche a livello generale come ad esempio i rifiuti, evitando gli sprechi. Noi riteniamo che imparando da bambini il valore del risparmio è una cosa che rimane dentro. Il problema del risparmio in questo momento di crisi deve investire tutti. Su questo aspetto l’Italia ha sempre avuto il primato, il valore del risparmio è sempre stato radicato in tutti gli italiani”.
È intervenuta anche Elisa Rodi: “Ringrazio anzitutto l’Istituto ‘G.B. Vico’ che oggi ci ospita. È importante educare le nuove generazioni al risparmio e a gestire le risorse in maniera responsabile. Con questa iniziativa vogliamo offrire loro spunti di riflessione sul valore del denaro e sul concetto di risparmio nella sua accezione più ampia: non solo risparmio economico quindi, ma anche risparmio energetico ed ambientale. Nell’ambito di questo progetto inoltre – spiega la Direttrice provinciale di Poste Italiane – chiediamo agli alunni di realizzare un proprio lavoro sul tema del risparmio. I migliori saranno selezionati insieme ad altri provenienti da tutte le 120 scuole d’Italia coinvolte nell’iniziativa e successivamente raccolti nella seconda edizione del libro “L’arte di mettere da parte”.
A seguire una lezione interattiva condotta da Silvio Massimi ai 46 alunni delle classi quarta e quinta dell’Istituto sulla storia del risparmio delle famiglie italiane e sulle tappe che hanno segnato lo sviluppo e l’evoluzione del Paese. Gli alunni hanno poi presentato i propri lavori, nei quali sono stati coordinati dalle maestre Barbetta Lella (classe V) ed Emanuela Mancini (classe IV). Alle classi che hanno partecipato al progetto è stato donato un salvadanaio in terracotta che riproduce la storica cassetta rossa di Poste Italiane. Tutti gli alunni hanno ricevuto in regalo una tessera filatelica e il primo volume del libro “L’arte di mettere da parte”, risultato della creatività e della fantasia delle scuole d’Italia che avevano partecipato all’edizione dello scorso anno.
“Ringrazio Emanuela La Monaca – ha affermato l’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Chieti, Giuseppe Giampietro – perché con lei abbiamo avuto la possibilità di fare questa iniziativa per due anni ed ha lasciato il segno. Risparmiando, soprattutto in questo periodo, possiamo fare un gesto utile per chi è in difficoltà. Mi fa piacere vedere negli occhi degli alunni la passione e la determinazione verso questa iniziativa, quindi il risultato sarà sicuramente buono”.
“Predicare il concetto del risparmio in un periodo di crisi come quello degli ultimi anni – ha spiegato l’assessore al Bilancio del Comune di Chieti, Roberto Melideo – diventa un momento essenziale in quanto i ragazzi imparano a non utilizzare risorse più del necessario mettendole da parte per un momento di carenza di tali risorse. Questo è un concetto fondamentale non solo nei ragazzi ma anche per gli adulti e diventa peculiarità nella gestione della Pubblica Amministrazione, soprattutto nel momento attuale dove siamo in prima linea per risanare il debito pubblico statale”.
Francesco Rapino