Finora si poteva scegliere se rendere visibile il proprio profilo a qualsiasi altro iscritto al social network nelle ricerche sulla timeline, ma la propria privacy online è sempre più a rischio. Infatti Facebook presto eliminerà una parte delle impostazioni di riservatezza rendendo il profilo di ciascun utente visibile a chiunque nelle ricerche sul social network.
La prima opzione riguardante la privacy, il chief privacy officer di Fb, era stata rimossa a dicembre, per chi non l’aveva mai attivata, mentre ora verrà eliminata anche per quegli utenti che la utilizzavano.
Facebook afferma che impostare livelli di condivisione più o meno estesi dei singoli contenuti pubblicati è un margine di controllo più che sufficiente per avere garanzia della propria privacy.
Dunque i contenuti rimarranno comunque privati attraverso le impostazioni di condivisione: pubblico, solo amici o per gruppi e persone selezionati direttamente.
Google percorre le orme di Facebook e in quanto all’utilizzo dei dati degli utenti nelle inserzioni pubblicitarie, ha appena modificato i suoi termini di servizio comunicando che dall’11 novembre, a meno di indicazione contraria degli iscritti, i nomi e le foto dei profili dei suoi utenti potranno comparire nelle inserzioni pubblicitarie.
Ad esempio su Google Plus esprimendo un gradimento per un album o magari per un locale, un hotel o altro, su Google Play, il nome di chi esprime la preferenza potrebbe comparire tra le inserzioni degli annunci con tanto di foto, oltre al suo parere. L’opzione può essere disabilitata tramite link ad hoc ed esclude automaticamente chi ha meno di 18 anni.