Tutti vanno comunque curati tenendo presente un fattore comune molto importante: il legno è vivo, nel senso che reagisce a fattori quali umidità, raggi solari e temperatura e dunque la cura richiede alcuni accorgimenti.
Tanto per cominciare, i mobili antichi non vanno trattati nello stesso modo di quelli, sempre in legno, ma di fattura più moderna: vanno spolverati regolarmente con un panno in pelle di daino o in lana e almeno una volta ogni due-tre mesi vanno nutriti con un pasta a base di cera vergine – nei supermercati si trovano facilmente quelle espressamente per mobili antichi- e in ogni caso non vanno mai usati prodotti spray o le cere liquide che si utilizzano per quelli moderni perché sono troppo aggressivi e potrebbero rovinare la superficie. Occorre fare attenzione ai tarli: basta osservare se compaiono dei piccoli dei forellini, se ne vedete alcuni, è molto probabile che il vostro mobile stia ospitando un tarlo e in questo caso dovrete prendere una siringa usa e getta e una soluzione liquida antitarlature e iniettarla all’interno dei forellini (se i buchetti continuano ad aumentare è consigliabile rivolgersi ad un antiquario di fiducia che risolverà il problema in modo competente e professionale). Su un mobile antico la cera va stesa in modo uniforme seguendo le venature e va lasciata riposare per qualche minuto prima di iniziare a lucidare con diversi prolungati movimenti circolari fino a quando la superficie non avrà raggiunto la lucentezza desiderata.
I mobili in legno naturale, ossia non verniciati, vanno spolverati e poi lucidati con della cera che può essere la stessa usata per i mobili antichi oppure quella liquida adatta appunto a mobili in legno non d’antiquariato. La cera va passata regolarmente perché protegge i mobili ed elimina eventuali imperfezioni.
I mobili in legno verniciato vanno spolverati con frequenza e lavati con un panno inumidito in una soluzione di acqua tiepida e sapone di Marsiglia. Per lucidarli esistono in commercio prodotti spray specifici, però i mobilieri di solito consigliano di usare una soluzione di olio d’oliva e vino rosso (se i mobili sono scuri) o vino bianco (se i mobili sono chiari).
L’acqua tiepida e il sapone di Marsiglia sono consigliati anche per i mobili in legno laccato e per quelli di bambù : basta inumidire lo straccio nella soluzione di acqua e sapone e passarlo con delicatezza su tutta la superficie.
Per i mobili in bambù un accorgimento in più: almeno una volta l’anno passare il flatting trasparente per proteggerli e donare loro brillantezza.
Come è già stato detto, il legno è un materiale vivo, quindi, qualsiasi sia il tipo di mobile che avete in casa, ricordate sempre che è meglio evitare che prenda la luce diretta.
Anche gli sbalzi termici sono dannosi: se appoggiate un bicchiere su un mobile in legno mettete prima un sottobicchiere e se posate una pentola calda non dimenicate un sottopentola, questi piccoli accorgimenti eviteranno macchie e scoloriture. Anche i vasi di piante vanno posati con attenzione: occorre che ci sia sempre un sottovaso che eviterà le infiltrazioni d’acqua direttamente sulla superficie del mobile ed eviterà di rovinare la vernice o di creare delle antiestetiche chiazze.
Monica Cillario