Business in Brasile: gli imprenditori abruzzesi studiano il Rio Grande

Stefania-BattagliniPescara. Dal sondaggio a Natal di alcuni imprenditori allo studio delle opportunità imprenditoriali: il business abruzzese cerca sponda in Brasile.

Le opportunità di impresa in Brasile e le diverse fasi dell’internazionalizzazione del business: questi i temi al centro del seminario tenuto ieri dall’associazione Veneto&Abruzzo, in collaborazione con  Centro Estero Abruzzo, Confidi Mutualcredito e Confindustria Pescara.

Partendo dal recente viaggio di alcuni imprenditori soci dell’associazione, partiti per verificare le potenzialità di questo nuovo mercato internazionale nella città di Natal, durante l’incontro sono state trattate le diverse fasi del processo di internazionalizzazione d’impresa, con particolare rifermento al mercato brasiliano: le opportunità per le imprese, gli strumenti finanziari a disposizione, il sistema bancario e la normativa doganale, legale e tributaria.

Al seminario sono intervenuti Stefania Battaglini, Presidente dell’Associazione Veneto&Abruzzo, Giorgio Di Rocco, Presidente Confidi Mutualcredito, Christian Cervellera, Presidente del Consorzio INLAB di Roma, Enrico Perticone, doganalista, e Piero Ferrara della ditta Astra Energia per riportare la sua esperienza positiva in Brasile.

Dal viaggio recentemente realizzato sono emersi alcuni importanti dati relazionati da Presidente Di Rocco che ha raccontato come la zona nord del Brasile, pur essendo la più povera, è quella che offre maggiori opportunità di crescita, un trend positivo che si stima durerà ancora almeno dieci anni. Una potenzialità che si accompagna poi al cambio vantaggioso di valuta Euro/Real che è di 1 a 2,6.

Un settore che offre notevoli opportunità di affari è quello delle opere pubbliche: nella regione di Rio Grande do Norte la viabilità è quasi esclusivamente su gomma, ma strade, autostrade, marciapiedi, arredo urbano, segnaletica, etc. necessitano di importanti interventi di sistemazione e messa in sicurezza per una utenza in crescita. Il settore economico con maggiori potenzialità di affari è però l’immobiliare, in particolare la costruzione di case di lusso e la conseguente dotazione di materiali di bioedilizia, attualmente perlopiù sconosciuta.

Una opportunità colta dalla ditta abruzzese Astra Energia che, come illustrato dall’ingegnere Piero Ferrara, ha scelto di stabilirsi nella regione di Rio Grande do Norte per realizzare un nuovo importante progetto (Astra Energia Bras) in una zona del Brasile che lo stesso Ferrara ha descritto come “l’Italia degli anni ’60, con tutto da fare e tanta voglia di crescere, ma più ricchezza”. Il governo di Rio Grande sta  investendo in nuove tecnologie e le fonti rinnovabili – in modo particolare il fotovoltaico – rappresentano una risorsa importante per un paese che ha mediamente 6 ore di sole al giorno (il doppio dell’Italia) con temperature intorno ai 30 gradi che rendono indispensabili i sistemi di condizionamento dell’aria negli edifici.

Sono poi molte le imprese di piccole e medie dimensioni che vorrebbero affacciarsi sui mercati esteri ma che, a causa delle ridotte dimensioni, non possono farlo: una difficoltà che può essere arginata comprendendo l’importanza di fare rete tra imprese, aggregarsi per cogliere la sfida dell’internazionalizzazione. Christian Cervellera, presidente del Consorzio INLAB di Roma, ha illustrato alcuni utili strumenti messi a disposizione dalla regione Abruzzo e dall’Europa per sostenere l’internazionalizzazione delle imprese, sottolineando l’accento posto da quest’ultima sulla centralità delle aggregazioni nelle politiche di incentivazione.

 Nel  corso dell’incontro, l’immagine ideale di un coraggioso imprenditore abruzzese pronto ad affrontare la sfida dei mercati esteri, con destinazione Natal in Brasile, è passata di fatto dall’analisi delle opportunità di business e del contesto socio-economico, alla valutazione degli strumenti di finanziamento, per arrivare infine a misurare, insieme al doganalista Enrico Perticone, il valore dei dazi doganali nello scambio commerciale tra un paese dell’Unione Europea e il Brasile. Un argomento “scivoloso” per cui è stato ampiamente consigliato il ricorso a professionisti in grado di valutare, di volta in volta, la situazione, ma con la fiducia in un paese che sta crescendo in modo sano e costante, guidato dalla voglia di futuro e di progresso.

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