Scegliere+la+cappa%3A+aspirante+o+filtrante
abruzzocityrumorsit
/economia-e-finanza/53997-scegliere-cappa-aspirante-filtrante.html/amp/

Scegliere la cappa: aspirante o filtrante

La cappa è un elettrodomestico che aspira gli odori della cucina e sebbene nel corso degli anni gli esperti di design abbiano dato vita a una serie di modelli di cappe da cucina dalla linea accattivante, dobbiamo tener conto che non è solo un elemento decorativo ma soprattutto un dispositivo obbligatorio per legge.

Oltre a dover essere sistemata correttamente, bisogna ricordare di accertarsi del buon funzionamento dei filtri. 

Oltre che per la sua funzione di assorbimento dei vapori e dei cattivi odori, elemento caratteristico della cappa è la rumorosità. Anche se ci sono modelli sempre più silenziosi, con un livello sonoro che si attesta intorno ai 60 o 70 dB(A), con punte minime che scendono fino a 40. Tutto questo grazie a un dimensionamento delle tubature e all’utilizzo di isolanti acustici.

Esistono principalmente due tipi di cappa, in base al tipo di istallazione: quella aspirante, sicuramente più efficace, perché i fumi vengono aspirati ed emessi all’esterno e la cappa filtrante che assorbe l’aria, la filtra e poi la immette di nuovo nella cucina. In questo caso è meglio non usare l’elettrodomestico alla massima velocità perché i filtri potrebbero non riuscire a depurare l’aria assorbita.

Altri aspetti distintivi sono i materiali con cui sono costruite e il design: gli elementi più in voga al momento sono quelli in acciaio, ma esistono anche modelli in alluminio, plastica e legno. Ovviamente il design ricercato e il materiale migliore faranno oscillare il prezzo anche di diverse migliaia di euro rispetto ai modelli più semplici.

Per quanto riguarda il sistema di filtraggio, esistono filtri per cappa ai carboni, da sostituire una volta ogni tre mesi e quelli metallici, che vanno curati manualmente con detergenti specifici ogni 60 giorni circa. Mentre i filtri antigrasso da cappa sia aspirante che filtrante, vanno lavati e igienizzati  ogni tre mesi.

Fattore fondamentale nell’acquistare una cappa è l’uso che se ne intende fare. Ad esempio nel caso di una famiglia che consuma abitualmente i pasti in casa è suggerito un modello con portata di circa 400 o 500 m3/h, mentre per chi prepara cibi rapidi e saltuariamente vanno bene anche 300 m3/h.

Per quel che concerne il funzionamento della cappa, bisogna sapere che gli odori della cucina vengono aspirati dalla cappa solo se i filtri non sono saturi. Se notate che i cattivi odori ristagnano nell’ambiente dopo aver cucinato, o che la fiamma del fornello sembra aspirata dalla ventola, vuol dire che la cappa non sta lavorando in modo adeguato. Allora potrebbe essere arrivato il momento di sostituire i filtri, o magari occorre controllare che la cappa sia stata posizionata correttamente o più semplicemnte la stiamo usando male.
La cappa deve essere accesa mentre si cucina e spenta 5-10 minuti dopo aver finito di armeggiare tra i fornelli. Va montata a una distanza minima di 65 centimetri e a una distanza massima di 90 centimetri dal piano cottura.
 

 

La potenza, ovvero la capacità di aspirazione deve essere appropriata al volume della stanza e deve garantire non meno di 8 ricambi di aria ogni ora.

Invece l’altezza della cappa è un valore ininfluente per la sicurezza e la funzionalità della cappa, in quanto dipende dalla lunghezza del condotto di evacuazione.

Rimedio naturale per scacciare i cattivi odori dal piano cottura è l’aceto! E allora mentre si cucina si può far bollire in un piccolo pentolino un po’ d’acqua con l’aceto.

Et voilà il gioco è fatto!