Via libera al decreto che introduce il reddito di inclusione; a beneficiare della misura saranno circa 400.000 famiglie.
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo che introduce il reddito di inclusione (Rei), la misura di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, che diventerà operativa a partire dal prossimo gennaio.
Il Rei sarà costituito da un sostegno economico, che a seconda dei componenti del nucleo familiare andrà da un minimo 190 ad un massimo di 485 euro mensili, e da un progetto personalizzato di inclusione sociale e lavorativa, finalizzato all’affrancamento dalla condizione di povertà.
Una volta a regime, il sistema del Rei prenderà il posto del vecchio Sia e per accedervi sarà necessario rientrare nei seguenti parametri:
– valore Isee non superiore a 6.000 euro
– valore del patrimonio immobiliare non superiore a 20.000 euro (esclusa la casa di abitazione)
– valore del patrimonio mobiliare non superiore a 10.000 euro, cifra che scende a 8.000 euro per le coppie senza figli e a 6.000 euro per i single.
Inoltre, l’accesso al beneficio sarà garantito in via prioritaria ai disoccupati over 55, alle donne in gravidanza e alle famiglie con figli minorenni o disabili.
Il Rei, sarà concesso per un massimo di 18 mesi consecutivi e non sarà possibile chiederlo nuovamente prima di sei mesi a partire dalla data dell’ultima erogazione. La misura è compatibile con lo svolgimento di un’attività lavorativa, ma non con la fruizione di qualsiasi ammortizzatore sociale per la disoccupazione involontaria, limitazione quest’ultima estesa a tutti i componenti del nucleo familiare.