Secondo i dati dell’EUIPO, l’agenzia europea responsabile della tutela di marchi e proprietà intellettuale, l’Italia è nel gruppo di testa della poco edificante classifica dei paesi europei nei quali gli smartphone clone sono più diffusi.
Pochi giorni fa l’EUIPO, l’Ufficio dell’U.E. per la proprietà intellettuale, ha diffuso i dati relativi al danno economico causato al mercato degli smartphone dal fenomeno dei cloni ovvero le copie, spesso di scadente qualità, che tentano di replicare i modelli più diffusi e costosi.
Secondo i dati dell’EUIPO, aggiornati al 2015, circa l’8,3 % del mercato degli smartphone nel vecchio continente è costituito da prodotti contraffatti. Considerando che nell’anno riferimento, in Europa sono stati venduti smartphone per un totale di 50 miliardi di euro, con un prezzo medio di 333 euro, il danno per il mercato “ufficiale” è stato superiore ai 4 miliardi di euro.
Andando a guardare le statistiche delle vendite perse dai mercati dei singoli paesi a causa dei cloni, la classifica è guidata dalla Romania (19,1%) seguita da Bulgaria ( 17,2%), Grecia (16,9%) e Italia (15,4%). Purtroppo è evidente come i tre paesi che precedono l’Italia siano relativamente piccoli e questo vale ovviamente anche per i rispettivi mercati.
Infatti considerando il numero assoluto di unità vendute, è l’Italia il paese U.E. nel quale sono stati venduti più smartphone contraffatti, un fenomeno che ha causato al mercato nazionale un danno di poco inferiore ai 900 milioni di euro. Oltre al danno economico diretto va poi considerato che i cloni creano tutta una serie di altri problemi, tra cui:
– Calo della qualità dei servizi di rete e vari malfunzionamenti, dovuti alla componentistica scadente.
– Potenziali rischi per la salute dei consumatori, causati da materiali e componenti inadeguati.
– Rischi per la sicurezza informatica: è infatti accaduto più di una volta che nel software dei cloni siano stati scoperti malware in grado di compromettere la privacy degli utenti, in particolare per quello che riguarda le transazioni elettroniche.
– Rischi per l’ambiente dovuti all’utilizzo di sostanze pericolose in processi produttivi non certificati e controllati
Per tutte queste ragioni, il consiglio è quello di diffidare di prodotti offerti a prezzi stracciati da venditori improvvisati. Inoltre ricordiamo che, seppur apparentemente identici, è nei dettagli che i cloni rivelano la propria natura di prodotti contraffatti. Materiali scadenti, schermi stranamente poco luminosi, assemblaggi approssimativi come ad esempio tolleranze eccessive tra le varie parti della scocca o tasti ballerini, sono tutte spie del fatto che lo smartphone che vogliono venderci potrebbe non essere originale.
Va inoltre considerato, che ad essere contraffatti sono spesso i modelli più ambiti e costosi, che solitamente integrano soluzioni tecnologiche complesse e difficilmente replicabili dai falsari. Ad esempio, i due Samsung S7 edge dell’immagine di apertura sono apparentemente identici, ma basta un semplice confronto con una foto di un esemplare originale, facilmente reperibile sul sito ufficiale Samsung, per notare come nella fotocamera del modello chiaro ci sia decisamente qualcosa di strano, mentre quella del modello scuro è esattamente come dovrebbe essere.