“L’agricoltura abruzzese sta dimostrando una vitalità importante soprattutto nel settore vitivinicolo e ortofrutticolo, ma non basta la qualità, bisogna essere capaci di strutturare un’organizzazione commerciale che trasformi la qualità in reddito”. L’analisi è di Paolo De Castro, Coordinatore della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo, ospite insieme al Presidente Nazionale della Confagricoltura, Mario Guidi, del convegno “Quale agricoltura domani?” che si è svolto nell’affollata Sala Piero Lupi del Centro Eltron della Banca dell’Adriatico, a San Nicolò a Tordino, su iniziativa della Confagricoltura di Teramo.
“Negli ultimi venti anni”, ha detto il presidente dell’Unione Provinciale Agricoltori Teramani, Bernando Savini Giosia Bernardi, “l’agricoltore è riuscito ad elevare, in modo esponenziale, la qualità dei prodotti, ma i prezzi sono rimasti invariati. L’impresa agricola deve sostenere costi alti a fronte di una scarsa remunerazione. Eppure all’agricoltore basterebbero soltanto 5 centesimi in più per ogni chilo di prodotto per poter restituire dignità al lavoro”.
E grava sul settore agricolo anche il ritardo nell’approvazione del nuovo Piano di Sviluppo Rurale, oltre ad un’eccessiva complessità ed esosità delle pratiche burocratiche che gli agricoltori sono costretti ad affrontare insieme alle difficoltà di accesso al credito.
“L’Abruzzo è in ritardo”, ha detto De Castro, “come molte altre regioni, con il PSR, ma mi auguro che la negoziazione si possa concludere prima di dicembre e che lo strumento possa essere operativo nei primi mesi dell’anno. Per quanto riguarda il problema della burocrazia, è vero che questa nuova PAC non semplifica, anzi impone ulteriori obblighi. Ora siamo nella fase applicativa, ma dalla primavera del 2016 inizieremo a discutere su come apportare riforme e aggiustamenti”.
Le conclusioni sono state affidate al Presidente Nazionale della Confagricoltura, Mario Guidi, che riferendosi all’Expo ha evidenziato come nel corso dell’esposizione universale non sia stato analizzato il tema del futuro dell’agricoltura pur essendo argomento centrale.
“L’agricoltura vive un grande paradosso perché mai come in questo momento siamo stati all’attenzione dei media e della società, ma mai come in questo momento il settore è in crisi” ha affermato, “ma se vogliamo costruire qualcosa dobbiamo iniziare a guardare alla produttività e al mercato. Invece gli agricoltori non hanno più investito. Bisogna quindi tornare ad avere capacità produttiva ma solo il mercato ci darà una stabilità”.
Ai lavori hanno preso parte anche l’Assessore regionale alle Politiche Agricole, Dino Pepe che ha preannunciato per la settimana prossima la convocazione di un tavolo verde per rimodulare gli ultimi aspetti del PSR, e il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi.