Pescara. Una proposta di legge finalizzata ad integrare il minimo vitale delle pensioni di invalidità e inabilità: è il tema del convegno organizzato da Fap Acli nazionale, il sindacato di anziani e pensionati, in collaborazione con la sede d’Abruzzo e delle quattro Province della regione, che si svolgerà venerdì 8 maggio, alle ore 17:00 presso la ‘Sala dei marmi’ della Provincia di Pescara.
La richiesta d’integrazione da parte del sindacato si basa sul comma di un articolo di legge (art.1, comma 16, legge 335/95, ‘Riforma del sistema pensionistico obbligatorio e complementare’), che viene ritenuto da Fap obsoleto e da adeguare.
Il comma 16 cita testualmente “Alle pensioni liquidate esclusivamente con il sistema contributivo, non si applicano le disposizioni sull’integrazione al minimo”. Significa che chi già percepisce una pensione calcolata sui contributi che ha versato durante la sua vita lavorativa non ha diritto a ricevere un’integrazione al minimo vitale previsto.
La proposta di legge è orientata a reinserire l’integrazione al minimo vitale, calcolandola in base al reddito annuo del pensionato: il tetto stabilito viene aggiornato tenendo in considerazione le statistiche dell’Istat sulla qualità della vita.
La proposta di legge sarà illustrata nel dettaglio da: Serafino Zilio e Damiano Bettoni, rispettivamente Segretario e direttore di Fap Acli nazionale.
Saranno presenti al tavolo dei lavori: Giuseppe Placidi, Segretario regionale Fap Acli Abruzzo; Bernardo Di Marcangelo, Presidente regionale delle Acli; Franco Ranghelli, Vicesegretario provinciale Fap Acli; Antonio Di Marco, presidente della Provincia di Pescara; Luciano D’Alfonso, presidente della Regione Abruzzo.