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Sfatiamo alcuni miti sulle case prefabbricate in cemento

Oggi il mercato immobiliare diventa sempre più consapevole delle problematiche ambientali: per questo, le case prefabbricate in cemento stanno acquisendo maggiore importanza grazie alla loro efficienza e convenienza.

Acquistare casa è sempre più un miraggio, specialmente per i giovani e le famiglie monoreddito: la crisi economica ha acuito ancor di più le difficoltà del settore immobiliare, anche perché dall’altra parte è diventato sempre più arduo riuscire a ottenere un prestito per un mutuo. Eppure, si sta sviluppando anche in Italia una nuova filosofia di costruzione, che pare abbandonare l’edilizia tradizionale edificata con mattoni e cemento  per privilegiare soluzioni innovative, in grado anche di rispettare l’ambiente.

Miti da sfatare. Si tratta delle case prefabbricate in cemento, che cercano di battere lo stereotipo del “mattone”, entrato finanche nell’immaginario collettivo come simbolo massimo di investimento sicuro, mentre il termine “prefabbricato” fa pensare a qualcosa di precario, oppure alla tristezza di capannoni industriali senza alcun gusto estetico. In realtà, le qualità dell’edilizia prefabbricata sono di gran lunga superiori a quelle delle attuali residenze, che anzi sono arretrate e ci relegano agli ultimi posti in Europa per eco-sostenibilità. Per maggiori informazioni e dettagli, si può visitare il portale prefabbricatisulweb.

I vantaggi. Pareti termoisolanti, assenza di sostanze nocive, utilizzo di materiali ecosostenibili, di impianti di energia rinnovabile (come i pannelli fotovoltaici e stufe a pellet) e di tecniche innovative, sia in fase di produzione che di assemblaggio: sono questi i segreti delle residenze prefabbricate, che consentono di rispettare l’ambiente e di puntare anche al risparmio energetico. Recentemente si stanno sviluppando le cosiddette tecnologia di costruzione “a secco”, che prevedono l’assemblaggio di materiali su una intelaiatura in calcestruzzo armato, che si candida a sfidare “faccia a faccia” la casa tradizionale in cemento o laterizio.

Per fare un esempio dello “spreco” di energia delle nostre case, basti pensare che i dati di consumo annuo di un edificio “tradizionale” si attesta mediamente intorno a 120-160 kWh/mq, ma in realtà l’indice di prestazione energetica è tra i 200 e 400 kWh/mq perché il patrimonio edilizio italiano è stato realizzato negli anni del boom economico, tra i Sessanta e i Settanta, ed è quindi ormai obsoleto. I nuovi standard per le classi energetiche introdotte dalla Comunità Europea, invece, partono da 50 kWh al mq, dato raggiunto da molte delle case prefabbricate.

Come funziona. Le case prefabbricate in cemento vengono realizzate direttamente sull’area acquistata dal cliente, che ha inoltre la possibilità di personalizzare a proprio piacere l’opera, con tante soluzioni di arredamento e di design su misura (anche se, per la verità, la maggior parte delle persone preferisce acquistare abitazioni già compiute e rifinite). Questi edifici sono realizzati in poche settimane, assemblando elementi già costruiti in fabbrica, e sono anche economicamente vantaggiosi: in media, per un’abitazione completa di finiture, il costo varia dai 700 ai 2.000 euro al metro quadro.

Gli adempimenti burocratici. Per veder realizzata la casa dei propri sogni si comincia col richiedere un “Certificato di Destinazione Urbanistica” all’ufficio tecnico del Comune in cui ricade il terreno prescelto; questo documento è importante per verificare il piano regolatore della zona e specificare l’indice di edificabilità dell’area. Servono poi un progetto esecutivo della casa, solitamente fornito dall’azienda a cui si fa riferimento, e soprattutto la Concessione Edilizia, che si ottiene depositando il progetto esecutivo all’ufficio tecnico del Comune, che, sempre sulla base del piano regolatore, ne valuterà la fattibilità, rilasciando così la concessione a costruire. Poi basterà semplicemente armarsi di pazienza, perché in pochi mesi tutti i lavori saranno completati e sarà possibile entrare nella nuova casa: di solito, dall’acquisto del terreno alla consegna, attraverso il completamento dell’iter burocratico con tutti i permessi e autorizzazioni, passano dai tre ai cinque mesi.