Vasto. “Prosegue il mio tour per la presentazione di Cartoline dai morti. Il 12 aprile sarò a Vasto”. Così Franco Arminio ha annunciato la sua presenza ai Giovedì Rossettiani 2018 (Teatro Rossetti, ore 21) in un messaggio sui social. Seguitissimo in ogni sua tappa, il giro di presentazione dell’ultimo libro edito da Nottetempo sta registrando sempre il tutto esaurito.
“Non è stato facile averlo – ha dichiarato Gianni Oliva, direttore CESR – ma con un po’ di fortuna siamo riusciti a incastrare le date. Arminio ha largo seguito tra i ragazzi delle scuole. La sue capacità teatrali attirano giovani e meno giovani. Anche a Vasto il suo spettacolo è gia sold out”.
Arminio si definisce un paesologo: ha ideato e curato la Casa della Paesologia a Trevico e il festival “La luna e i calanchi”. Tutta la sua opera è permeata da una profonda passione, per la dimensione paesana, per la natura che avvolge e scandisce i ritmi, per l’immediatezza del rapporto quotidiano con la vita e con la morte. In Cartoline dai morti 2007-2017 (Nottetempo, 2017) Arminio offre un irriverente e meditato resoconto dei tanti modi di morire inviandoci brevi messaggi da posti ignoti. L’esistenza vista dalla fine – “questa cosa che forse regge tutto, questo niente che sorregge e corrode ogni cosa” – si riduce a una luce sul comodino, un barattolo di caffè, un maglione verde, le prime rose, una torta di compleanno. Raggelanti e commoventi, amari e beffardi, appassionati o malinconici, i morti di Arminio non hanno biografie da tramandare e i loro messaggi si presentano come un’ipotesi minima di fratellanza che foderi le ferite e ritualizzi un lutto collettivo, esistenze e condotte di un’umanità consapevole dell’ineluttabile.