Teramo. Il 4 dicembre, alle 17.30, inizierà un ciclo di webinar promosso dalla facoltà di Scienze della comunicazione intitolato Ne parliamo di venerdì. Tre gli appuntamenti: il 4, l’11 e il 18 dicembre per poi riprendere a gennaio. Il ciclo avverrà su piattaforma Google meet, al seguente indirizzo: meet.google.com/pto-zwio-pcy
“Comprendere il presente, dare forma al domani è lo slogan con cui vogliamo definire l’obiettivo degli incontri, ciascuno dedicato ad un tema diverso”, scrivono gli organizzatori in una nota. “Alcune settimane fa, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Andrea Martella ha fatto una sorta di appello pubblico agli intellettuali: spetta soprattutto alle donne e agli uomini di cultura ricucire un tessuto sociale lacerato, non sulla base di un vecchio ordito, piuttosto grazie a una nuova trama che ci viene indicata dalle novità radicali introdotte dalla pandemia. Si tratta, dunque, di comprendere il presente e immaginare il domani perché – semplicemente – non ci sarà una “normalità” alla quale far ritorno”. E la facoltà di Scienze della Comunicazione ha deciso di rispondere a questo invito con i webinar di riflessione e di proposta, “nella certezza che l’Università sia uno dei luoghi di elaborazione culturale e di costruzione del mondo che sarà”.
L’organizzazione. Il ciclo è suddiviso in due gruppi, strettamente interconnessi tra loro:
Il primo si intitola Le cose di prima / le cose di dopo e serve a ragionare intorno alla pandemia, al modo in cui ci sta cambiando e a provare a immaginare il mondo che verrà. Ciascun appuntamento sarà coordinato da un docente della facoltà che, discutendo con alcuni ospiti, si occuperà di temi fortemente presenti nella discussione pubblica: nei primi due appuntamenti verranno affrontate la questione della funzione e della pratica delle arti collettive (prof. Fabrizio Deriu) e il modo in cui sta cambiando il nostro rapporto con i media (prof. Andrea Sangiovanni)
Il secondo si intitola Società, media e potere nell’era digitale e amplia lo sguardo oltre l’emergenza sanitaria per mettere a fuoco pratiche e fenomeni politici, culturali e sociali che mostrano quanto profondamente e velocemente sta cambiando la società nell’era digitale: il primo appuntamento sarà dedicato alle elezioni presidenziali statunitensi.