Tosca D’Aquino ha svelato di soffrire di una grave insufficienza, specificando ai suoi fan anche il suo impegno per combatterla giorno dopo giorno.
L’attrice si lascia andare a una confessione fiume che commuove tutti i suoi fan. Come sempre la donna si dimostra molto aperta e pronta a creare empatia con il pubblico a proposito di tematiche molto importanti.
L’attrice è davvero famosa e il pubblico la ama per la sua semplicità oltre che per la bellezza naturale. Nata a Napoli il 10 giugno del 1966 ha debuttato sul grande schermo nel 1988, quando aveva appena 22 anni, nel sequel di una commedia generazionale e cioè Rimini Rimini un anno dopo di Bruno Corbucci e Giorgio Capitani.
Nel corso del tempo ha legato la sua figura a diversi lavori fatti con Vincenzo Salemme, ma ha collaborato anche con altri registi importanti come Leonardo Pieraccioni, Carlo Vanzina, Neri Parenti, Sergio Assisi e persino Ettore Scola e Klaus Kinski. Un’attrice che si è distinta anche con tanti lavori in tv, partecipando a serie come Il maresciallo Rocca e La dottoressa Giò.
Non possiamo dimenticare poi la sua attività anche come concorrente/conduttrice di diversi programmi televisivi. Oggi però vogliamo parlare di un messaggio preciso che ha voluto inviare alle persone che soffrono della sua stessa patologia.
L’insufficienza grave di Tosca D’Aquino
Essere un vip non significa essere esente da contatti col mondo della realtà come può essere l’insorgere di una malattia. Spesso vediamo attori e cantanti come esseri intoccabili e ci stupiamo quando ci parlano delle loro fragilità. Tosca D’Aquino ha deciso di essere sempre molto lineare e di svelare numerose cose della sua vita quando c’era da dare una mano al pubblico con l’esempio.
Proprio per questo ha parlato a Il Messaggero di una delle sue difficoltà: “Soffro di insufficienza venosa. Non c’è una cura e devo usare sempre calze compressive oltre a fare pilates, ma la cosa mi annoia. A tavola, poi, ho eliminato il sale”.
L’insufficienza venosa è una patologia cronica causata dalla difficoltà del sangue di andare a ritornare nelle vene periferiche delle gambe al cuore. Questo può portare a gonfiore e in alcuni casi anche a dei sintomi acuti. Se non curate a lungo il sangue può ristagnare nelle vene per la scarsa circolazione provocando flebiti, varicoflebiti o tromboflebiti. Nei casi più gravi si possono formare anche delle ulcere varicose.