Tortoreto. Venerdì 2 agosto sarà inaugurata la mostra d’arte contemporanea “Archeologia e nuovo umanesimo nell’arte di Duccio Di Monte”, che vedrà la partecipazione del critico Giuseppe Bacci.
La mostra, patrocinata dal Comune di Tortoreto, sarà allestita nel palazzo Zappacosta, in via Carducci a Tortoreto.
Il maestro Di Monte di Alba Adriatica presenta opere che custodiscono il suo passato come ripescaggio o ritrovamento del suo Habitat (doghe di barche, reti di pescatori , vetri plasmati e corrosi dal mare, pietre, etc.) in simbiosi con il recupero del nuovo Umanesimo, ovvero, la coscienza della bellezza come valore di equilibrio formale-cromatico rinascimentale.
Di Monte ha sempre affermato che spazio e tempo coesistono nel rapporto in cui il tempo dà la misura dello spazio. Spazio e tempo si annullano per dare luogo solo alla memoria. La memoria è nel passato, la memoria è nel presente, la memoria è nel futuro. La memoria è solo nel presente, ora è la densità, l’autenticità della creatività dell’artista a far sì che quello che dipinge o scolpisce diventi opera d’arte.
Il Maestro Duccio ha il potere di entusiasmare oltre che con il colore anche con l’illusione del sogno proiettando il cultore dell’arte in un mondo oltre i mondi.
Duccio Di Monte vive ed opera ad Alba Adriatica. Inserito nel panorama artistico internazionale, frequentemente compie viaggi di ricerche e di studio che lo portano a cercare sintonie culturali in Italia e all’estero. Da oltre sessant’anni svolge un’intensa attività artistica esponendo in personali e antologiche ottenendo sempre favorevoli giudizi di pubblico e critica. Dopo gli studi in Lettere Moderne all’Università degli Studi di Urbino e artistici a Brera, inizia a ricercare svariati materiali e diverse tecniche pittoriche e scultoree.