“Per me è un sogno – ha detto – Spero di essere utile per mia famiglia e per il mio paese”.
Non è la prima volta che un detenuto del carcere di Teramo si laurea in Ateneo: presente oggi infatti anche Santo La Pera, laureatosi pochi anni fa.
Per l’occasione, dopo la discussione della tesi, il rettore Dino Mastrocola ha firmato poi accordi tra l’Università di Teramo e il Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria Lazio-Abruzzo-Molise, la Casa Circondariale di Teramo e la Casa di Reclusione di Sulmona, per le attività del Polo Penitenziario Universitario.
È seguita una tavola rotonda introdotta da Claudio Lo Sterzo, delegato del rettore alla Conferenza Nazionale dei Poli Universitari Penitenziari e moderata da Angela Trentini, giornalista e autrice del libro “La speranza oltre le sbarre. Viaggio in un carcere di massima sicurezza”.
Presenti anche Franco Prina coordinatore della Conferenza Nazionale dei delegati dei Rettori per i Poli Universitari Penitenziari, Carmelo Cantone provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria Lazio-Abruzzo-Molise, Stefano Liberatore direttore della Casa Circondariale di Teramo, Sergio Romice direttore della Casa di Reclusione di Sulmona, Elisabetta Santolamazza e Fiorella Ranalli rispettivamente delle aree trattamentali della Casa Circondariale di Teramo e della Casa di Reclusione di Sulmona e Alfonsina Nazzaro docente dell’Istituto Tecnico per Geometri “Oscar D’Agostino” di Avellino. Questa mattina presente anche l’assessore regionale, Pietro Quaresimale.