Nel solco di questa tradizione, si inserisce il progetto “Luci sulla città”, patrocinato e finanziato dai Ministeri dell’Istruzione e dei Beni e delle Attività Culturali.
Un progetto articolato che, come tutte le attività didattiche della scorsa primavera, rischiava di essere interrotto dalla quarantena cui ci ha costretti l’emergenza sanitaria. Ma, è stato proprio il distanziamento imposto da quest’ultima a generare un percorso formativo inedito: un documentario sulla pandemia, sulle sue conseguenze sociali ed economiche.
Lo strumento di lavoro è stata la stessa piattaforma utilizzata per la didattica a distanza attraverso la quale i ragazzi, studenti della VA del Liceo Classico della Comunicazione, hanno interagito con il territorio, intervistando professionisti, sindaci, imprenditori, attori, medici, studenti e chi ha vissuto la terribile esperienza della malattia da coronavirus.
Un documentario nel documentario, magistralmente diretto dal giovane regista atriano, Maurizio Forcella, che commenta così la propria esperienza: “In un momento così delicato siamo riusciti a produrre un corso intenso ed estremamente formativo. Inizialmente la didattica a distanza mi spaventava un po’; riuscire a comunicare ad una giovane liceale la bellezza e la tecnica cinematografica, attraverso lo schermo di un pc, sembrava una sfida piuttosto ardua. Oggi posso dire con fermezza che è stata una delle esperienze più riuscite tra quelle che ho avuto all’interno di una scuola. I ragazzi si sono appassionati giorno dopo giorno a questo corso portando, nelle nostre lezioni, momenti di vita reali e particolarmente intimi. Abbiamo prodotto un vero e proprio film documentario utilizzando i nostri smartphone come telecamera e delle semplici cuffiette per la ripresa audio. Il risultato, a mio avviso, supera tutte le aspettative preposte in corso d’opera. Il film trasporta con sé una malinconica realtà storica, che questi giovani autori hanno sfiorato con maturità e intelligenza”.
L’appuntamento è per il 4 settembre, alle ore 19.30, presso l’area eventi del Parco fluviale. Saranno proiettati frammenti di un lavoro che è ancora in corso, perché ci sarà ancora tanto da raccontare. Potrà dirsi concluso solo quando avremo definitivamente sconfitto il Covid.