Si chiama “I segni indelebili. Viaggio nell’isola degli dei” la nuova mostra fotografica del maestro teramano Marco Divitini, che torna nuovamente in terra siciliana.
A ospitarlo, questa volta, la città di Modica, dove, dal 23 marzo al 14 aprile, il Teatro Garibaldi accoglierà una kermesse estremamente particolare.
“Focus della mostra – spiega Divitini – è ovviamente la tecnica dell’infrarossi, che con le sue particolarità permette di ‘vedere’ oltre ciò che i nostri sensi consentono, regalandoci una realtà completamente diversa, che la maggior parte delle volte non riusciamo ad immaginare”.
A essere immortalate, dunque, la città di Modica e la Val di Noto e, con esse, gli angoli più misteriosi di una città magica ricca di architetture barocche e la vegetazione della zona, unica per la presenza di parchi e riserve naturali di grande valore.
“Essere stato nuovamente chiamato in terra siciliana è per me un grande onore – continua il fotografo teramano – Cogliere alcuni elementi non è semplice – prosegue Divitini – ma il mio obiettivo è quello di dare ‘voce’ a una storia leggendaria, carica di misteri”.
Non a caso la tecnica dell’infrarosso consente di rintracciare il lato più onirico della storia, particolarità che Divitini ha dimostrato di saper cogliere in più di una occasione, l’ultima delle quali gli è valsa la cittadinanza benemerita a Favara (in provincia di Agrigento) e i plausi della stessa Valle dei Templi, che lo scorso anno ha voluto esporre nel suo cuore le opere del maestro teramano.
“Ovviamente – precisa ancora Marco Divitini – non dimentico il mio Abruzzo, nel quale tornerò ad esporre molto presto, ma poter sbarcare nella Trinacria è come portare un pezzo della mia terra al di fuori dei confini regionali, farla conoscere e apprezzare, perché io sono figlio della città di Teramo, dove ho potuto mettere a punto la mia arte e mi fa piacere renderle merito”.
L’inaugurazione della mostra è prevista a Modica per venerdì 23 marzo alle ore 18.00. A partire da quel momento sarà possibile far visita fino al 14 aprile, quando le opere di Divitini torneranno in patria per onorare il territorio nostrano.