Si è svolto questa mattina, nella sede della Fondazione Tercas, a Palazzo Melatino, l’incontro “Patrimonio Culturale, parliamone. Artbonus, mecenatismo, partecipazione collettiva” organizzato in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio d’Abruzzo.
“Per introdurre la cultura del mecenatismo nel nostro Paese serve tempo, soprattutto in Abruzzo, ma i risultati dell’Art Bonus cominciano ad essere positivi – ha affermato il Presidente della Fondazione Tercas, Enrica Salvatore – Oltre all’aspetto fiscale, grande importanza ha l’aspetto che si potrebbe definire pedagogico di integrazione tra pubblico e privato che non appartiene alla tradizione italiana”.
Il Presidente, quindi, ha dato la parola a Monsignor Lorenzo Leuzzi, Vescovo di Teramo, che nel portare il saluto agli intervenuti ha definito l’Incontro “un momento di carità intellettuale” ed ha invitato la comunità teramana a non abbandonare mai l’interesse per la cultura e per la salvaguardia del patrimonio culturale.
Antimo Amore, giornalista della sede RAI Abruzzo e moderatore dell’evento, ha ricordato i dati salienti dell’Art Bonus in Italia.
Mentre l’imprenditore Giuseppe Olivieri, titolare del marchio di scarpe NOGS, ha portato la sua testimonianza di “mecenate” ricordando il suo impegno ad investire, lo scorso anno, parte del ricavato dalla vendita delle sue calzature in occasione dell’apertura di negozi a Roseto, Pescara e Corropoli, finalizzato al restauro di due opere d’arte individuate con il FAI.
Ha preso, quindi, la parola Marcello Bosica, vice direttore Abruzzo e Molise dell’Agenzia che nel suo intervento ha illustrato le attività dell’Agenzia per il recupero e la valorizzazione degli immobili pubblici attraverso la collaborazione con le istituzioni ed i privati.
Nel suo intervento Giovanna Marinelli, Delegato FAI Teramo ha sottolineato l’importanza di sensibilizzare i cittadini sulla necessità di difendere il proprio patrimonio artistico ed ambientale.
La parola, infine, è passata alla professoressa Raffaella Morselli docente di Storia d’Arte Moderna all’Università di Teramo che ha annunciato la firma di un protocollo d’intesa tra la Soprintendenza d’Abruzzo e l’Università per la valorizzare il patrimonio culturale teramano ed abruzzese.
Tra gli interventi del pubblico quello dell’artista teramano Sandro Melarangelo che ha manifestato preoccupazione per le sorti dei cinque dipinti del 600 attributi al pittore teramano d’adozione Sebastianus Majewski non più presenti nella chiesa di San Giuseppe a Teramo.
I lavori sono stati chiusi da Rosaria Mencarelli, Soprintendente all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio d’Abruzzo che, a proposito dei dipinti del Majewski, ha rassicurato sul fatto che hanno trovato adeguato ricovero in attesa che la Chiesa venga ristrutturata. “La cultura è memoria da custodire per il futuro. Abbiamo tutti – ha concluso – un debito ed una responsabilità sociale nei confronti di noi stessi e di chi verrà”.