Scatta una nuova tassa da pagare per viaggiare: cittadini infuriati

Sono sempre di più le normative che stanno entrando in vigore in tutta Europa per contrastare il turismo di massa: ecco la nuova tassa.

Dagli spruzzi d’acqua sui turisti al grido di “Basta” in una Barcellona sempre più infestata dal turismo di massa, all’aumento delle tasse di soggiorno nelle varie città europee, passando per il ticket di 5 euro per accedere a Venezia. Sono sempre di più le misure che stanno entrando in vigore contro la turistificazione delle città più visitate al mondo.

nuova tassa viaggiare cittadini infuriati
Nuova tassa per viaggiare: cittadini arrabbiati-abruzzo.cityrumors.it

Gli abitanti di questi luoghi ambitissimi dai viaggiatori di tutto il globo sono stanchi di vedere una continua invasione che porta sì importantissimi introiti al terzo settore, ma che al contempo rappresenta un deterioramento costante del proprio patrimonio artistico-culturale.

Ma i veri pericoli che il turismo di massa comporta riguardano principalmente l’ambiente e le ricchezze naturalistiche di questi posti iconici. Ecco alcuni dei tantissimi motivi che hanno portato alla promulgazione di normative volte a contingentare i rischi di questo fenomeno. Proprio negli ultimi giorni, infatti, l’Unione Europea ha introdotto una nuova tassa, vediamo subito di cosa si tratta.

Nuova tassa da pagare in tutta Europa: ecco di cosa si tratta

Proprio a fine luglio, il consiglio comunale di Barcellona ha approvato l’aumento della tassa turistica a 4 euro pro capite per pernottamento. La città della Sagrada Famìlia sembra essere la più attiva di Europa nella lotta al turismo di massa.  Ma il turismo di massa non è il solo motivo dell’aumento dei costi di accesso nelle principali città Europee. Sono molteplici le ragioni legate alla sicurezza e ai sempre più necessari controlli degli ingressi sul suolo europeo.

nuova tassa per viaggiare in Europa
La nuova tassa che coinvolgerà tutta l’Europa-abruzzo.cityrumors.it

Dal 10 novembre 2024, infatti, entra in vigore il Sistema di ingressi e uscite (Ees), volto a incrementare e irrigidire gli accertamenti, al fine di contrastare l’ingresso all’interno dell’Unione di terroristi o spie tramite l’utilizzo di passaporti falsi.

Tornando alla questione dell’aumento delle tasse di circolazione e soggiorno, come ha annunciato Ylva Johannson, commissaria Ue per gli Affari Interni, dal 2025 verrà introdotta una tassa di 7 euro per viaggiare all’interno dell’Unione Europea. Vediamo subito chi riguarda questa recente misura e chi invece non è tenuto al pagamento.

Saranno i cittadini extracomunitari in transito da Paesi come Regno Unito, Stati Uniti, Canada e Australia che dovranno richiedere l’esenzione dal visto per l’accesso all’area Schengen, la zona di libera circolazione che include l’Unione Europea, (con l’esclusione di Irlanda e Cipro) e l’Islanda, la Norvegia, la Svizzera e il Liechtenstein.

Per i cittadini inglesi e, non solo, entrare nell’Unione Europea, sarà un po’ più caro e richiederà dei passaggi burocratici in più rispetto al passato. Complice sicuramente la Brexit, che ha creato delle distanze e delle difficoltà anche ai cittadini europei medesimi per l’accesso nel Regno Unito. Non avranno, invece, l’obbligo di pagare la nuovissima tassa di 7 euro, tutti i minori di 18 anni e gli over 70.

Gestione cookie