Il nuovo conduttore di Sanremo 2025 sotto attacco: è gelo tra Carlo Conti e il famosissimo personaggio tv. Cosa succede?
Aria di novità per la prossima edizione del Festival di Sanremo. Il conduttore toscano si sta prodigando a definire i primi dettagli di quella che sarà una lunga preparazione: d’altronde tutto dovrà essere perfetto. Dal 4 all’8 febbraio il debutto, ma cominciano a trapelare le prime voci benché ancora sia prematuro: dal regolamento ai co-conduttori, le conferme si avranno nel lungo periodo. Anche per le canzoni proposte, tuttora in attesa di essere ascoltate, c’è tempo.
Si preannuncia, dunque, un lavoro meticoloso e faticoso, per certi aspetti, anche se gratificante. Ma ecco sopraggiungere qualche critica, immancabile a ogni edizione, nonostante ci si trovi soltanto all’inizio. Tuttavia non è una polemica nata per fare qualche chiacchiera bensì un preciso attacco da parte di un volto noto del piccolo schermo, che il pubblico conosce molto bene, pronto a lanciare pesanti accuse nei confronti di Carlo Conti: volano stracci, quindi, tra i due vip.
Sanremo 2025, Carlo Conti è nel mirino: la ‘denuncia’ social arriva proprio da lui
Veterano dei programmi di impronta musicale – da Tale e Quale Show a I Migliori Anni, adesso TIM Summer Hits con Andrea Delogu – l’amatissimo protagonista Rai è sotto il bagliore dei riflettori, dopo la designazione come prossimo conduttore per Sanremo 2025.
Preoccupazione mista a fiducia da parte dei vertici, a seguito dei numeri straordinari conquistati dal predecessore Amadeus. Carlo Conti, dal canto suo, non si mostra affatto angustiato, anzi ben felice di poter tornare al timone della kermesse canora.
Tuttavia questo revival è segnato da un lungo (inaspettato) rimprovero da parte di Luca Jurman, ex insegnante di Amici, che ha inveito sui social scagliandoglisi contro. Ma si proceda con ordine.
Dunque, Carlo Conti ha deciso di ripristinare, per la prossima edizione sanremese, la categoria Nuove Proposte, ormai abolita, abbassando l’età massima dei futuri candidati: da 29 a 26 anni. Il rischio che si corre, adottando tali misure, è che molti artisti, comunque giovani, vengano esclusi, magari ingiustamente.
Il vocal coach è un fiume in piena, sfogandosi in merito a tale decisione: proseguiranno coloro che hanno followers e visibilità, in una parola chi fa parte del mainstream, mentre tutti gli altri, malgrado la fatica, i sacrifici e la gavetta riceveranno, ancora una volta, una porta sbattuta in pieno volto.
Inaccettabile per Jurman: “così spegni la luce di tutti gli artisti che hanno una maturità artistica ed espressiva degna“. Carlo Conti saprà accogliere questa pungente osservazione?