San Michele Arcangelo: una figura da sempre celebrata in Abruzzo tra antichi riti e feste religiose

L’Arcangelo Michele è una delle figure più importanti delle principali religioni monoteiste: in Abruzzo si celebra da sempre, tra antichi riti e le odierne feste religiose.

L’Arcangelo Michele è spesso collegato al Cristianesimo, in realtà è una delle figure “di spicco” dell’Ebraismo e dell’Islam. Ieri veniva festeggiato il 29 settembre, ma il suo culto è antichissimo. L’Abruzzo, in particolare, è una regione che ha da sempre rappresentato il cuore del culto micaelico. Nella regione italiana San Michele viene celebrato in due date, il già citato 29 settembre, e l’8 maggio, entrambe legate alla transumanza, cioè la migrazione dei pastori con le loro greggi e le mandrie.

rappresentazione iconografica di san michele
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San Michele è inoltre il protettore della Polizia di Stato da quando fu ufficializzata questa sua funzione dalla bolla papale del 1949 ad opera di Pio XII. La preghiera del poliziotto, infatti, inizia così: “San Michele Arcangelo, nostro celeste Patrono, che hai vinto gli spiriti ribelli – nemici della Verità e della Giustizia – rendi forti e generosi, nella reverenza e nell’adesione alla Legge del Signore, quanti la Patria ha chiamato ad assicurare tra i suoi cittadini concordia, onestà e pace affinché – nel rispetto di ogni legge – sia alimentato lo spirito di umana fraternità”. Scopriamo però qualcosa in più sui miti che hanno alimentato questa forte fede in Abruzzo nei riguardi di San Michele.

L’Arcangelo Michele: un mito nel cuore dell’Abruzzo

La devozione a San Michele ha radici profonde nella cultura e nella tradizione popolare abruzzese, ed è strettamente legata all’importante pratica della transumanza, che è il movimento stagionale di pastori e bestiame tra le zone di montagna e di pianura. Anticamente il fulcro del culto micaelico fu il santuario della grotta di Monte Sant’Angelo nel Gargano, in Puglia.

eremo grotta sant'angelo
L’eremo di Grotta Sant’Angelo – Abruzzo.cityrumors.it – Credits: San Salvo.net

Con la transumanza, il culto si è spostato in Abruzzo, infatti le montagne abruzzesi vennero connesse da queste migrazioni pastorali alle zone più pianeggianti pugliesi. A dimostrazione di ciò, le due date che commemorano San Michele sono proprio l’8 maggio e il 29 settembre, come detto precedentemente, ovvero le date d’ingresso e d’uscita degli animali dai pascoli. Lungo i sentieri che segnavano il passaggio degli animali, cominciarono a essere eretti dei santuari in onore di San Michele.

Nel territorio de L’Aquila c’è Roccacasale, un comune di neanche 600 abitanti sulle pendici di Monte della Rocca. Qui San Michele Arcangelo si festeggia l’8 maggio. A Villa Sant’Angelo, un piccolo paese in provincia de l’Aquila, si trova invece uno die punti nevralgici del culto di San Michele.

A Pescocostanzo è possibile visitare la chiesa rupestre di San Michele, un eremo in epoca medievale di proprietà dei monaci cassinesi. Ma il luogo più dedito al culto micaelico è il Santuario di Sant’Angelo a Balsorano. Sulle pendici della Maiella orientale vi si trovano diversi borghi, tra questi c’è Palombaro in cui è situato un eremo rupestre simbolo del culto a San Michele: Grotta Sant’Angelo.

In definitiva, l’Abruzzo è il luogo in cui il culto dell’Arcangelo Michele ha trovato la sua continuità con la tradizione più antica e atavica.

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