San Giovanni Teatino. “Uno venti e ventuno”, questo è il titolo del volume di Annita Pierfelice ispirato al bimbo che, non sapendo ancora contare, abbozza un tocco a nascondino, abbreviando, è l’attimo prima del “tana libera tutti”. Ovviamente, come sottolinea l’autrice, “liberazione dalla bestiolina coronata che tanto ci fa soffrire! Lei, mascherata e svelata nel 5° episodio, scritto nel giorno della festa del papà (19.03.2020) ci da un bel filo da torcere! Strega Nebbiola ha un’arma segreta: la magia! Inoltre 21 sono gli episodi totali contenuti nel libro, scritti uno al giorno, dal 15 marzo al 4 aprile 2020, durante il primo, duro e tristissimo lockdown. In più, il titolo, evidenzia l’anno di stampa 2021 (ancora pandemico)”. Il volume è stato presentato nella nella galleria Karol Wojtyla di Sambuceto con gli interverventi dell’autrice, del critico letterario Massimo Pasqualone, autore della prefazione, e della poetessa Caterina Franchetta.
“Siamo in questa bellissima galleria a Sambuceto – ha affermato il critico d’arte e letterario, Massimo Pasqualone – a presentare il testo di Annita Pierfelice, una bravissima poetessa e scrittrice, è del posto ed è anche un’operatrice culturale. Un libro molto bello, particolare con una copertina che lei stessa ha prodotto perché viene da studi legati alla creatività e all’arte. Parliamo di questo volume insieme all’autrice e a Caterina Franchetti in un posto molto significativo. Un libro che a me piace tantissimo, lo abbiamo voluto pubblicare nella nostra collana ‘La parola oltre il silenzio’, è il numero 4 di questa collana, ha avuto già un grandissimo successo, una grandissima diffusione, è rivolto ad un pubblico molto generale e che saprà apprezzare sicuramente questo tipo di scrittura. Siamo alla vigilia di qualche chiusura o di un periodo davvero brutto, quindi questo modo di incontrarci, di vederci, di parlare di letteratura, di poesia e di arte, soprattutto di fare relazione e di stare all’aperto secondo me è molto importante, quindi io mi congratulo con Annita Pierfelice per questo risultato”.
“Annita è una delle mie più care amiche – ha ricordato la poetessa Caterina Franchetta – sono stata per tanti anni lontana da Pescara (la mia città, a Sambuceto c’era la casa di mio padre), a Reggio Emilia, quando sono tornata Annita mi ha inserita per la prima volta nel gruppo di poesia, quindi ha avuto fiducia di me ed è stato il primo passo, fino ad allora scrivevo qualcosa ma non ero dentro al giro. Le poesie mi piace leggerle e declamarle, mi piace partecipare a degli eventi di lettura e di poesia, anche Omero e gli altri poeti antichi raccontavano la loro storia, quindi adesso si torna alla comunicazione, al racconto, quindi la poesia, se c’è un bel contenuto è una gran bella cosa, però, essendo un discorso verbale, deve arrivare al cuore delle persone. Quindi io scrivo ed in compagnia della poesia mi sento bene”.
“In questo libro si racconta di quando la magia corre in soccorso della poesia – ha dichiarato l’autrice Annita Pierfelie – è la volontà di trovare l’azzurro a tutti i costi, anche quando i tempi sono bui. L’ho scritto da marzo 2020, un episodio al giorno della Strega Nebbiola e l’ho terminato il 5 aprile, 21 episodi per la volontà di rivivere la gioia e l’azzurro che era stato negato sotto ogni punto di vista, la poesia si era fatta buia, ha avuto bisogno della magia. La Strega Nebbiola, dal suo nome, è viola, la nebbia che dirada, lascia aperto ogni spiraglio tramite la luce che attraversa la nebbia e riporta l’azzurro. Ogni grande luce arriva dopo un grande buio, vanno in concomitanza, non si apprezza la bellezza della vita anche attraverso le piccole cose come un fiore, una poesia, un tramonto se non si è prima vissuto il buio. Sambuceto mi ha vista crescere, qui ho tutte le amicizie e i ricordi, però è solo un punto di partenza perché io vorrei onorare il mio impegno nella socialità, nel creare terreno fertile per la crescita sociale sotto tutti i punti di vista con la forza di chi si adopera spontaneamente, senza fini di lucro per crescere in una società nuova, in cui non ci siano più confini e che vada oltre la recensione per dare benessere a tutti, questo è l mio impegno e che vorrei realizzare nel mio piccolo. Porto dentro le esperienze del vissuto in cui ho incontrato tante persone che hanno fatto la differenza. Vorrei essere un’operatrice in questo senso: fare la differenza, ricordare a tutti che ci dobbiamo amare perché la vita è bella, va vissuta insieme e in pari opportunità”.