Ora la città di Roseto ha a disposizione in maniera ufficiale il gruppo di lavoro con le maggiori competenze nella promozione dell’area protetta che da quasi 14 anni è lasciata alle cure di questi volontari.
Un gruppo informale che opera da oltre vent’anni. Il bilancio di questi anni si legge nei numeri: oltre 700 eventi di promozione, oltre 4500 visitatori accompagnati nel solo 2018, tre progetti per difendere le specie di flora e fauna con gli incredibili risultati nel percorso “Salvafratino” che pone la Riserva Borsacchio come uno dei siti con maggior presenza del raro trampoliere in Abruzzo. Oltre 60 operazioni di pulizia a mano della Riserva con centinaia di volontari ad ogni evento e centinaia di tonnellate di rifiuti raccolti. Oltre 30 animali feriti soccorsi, curati e rilasciati in Riserva. Due corsi di educazione ambientale abilitanti per la figura di guide ufficiali della Riserva ed un numero incalcolabile di eventi culturali per scoprire il territorio con cittadini, turisti e scuole.
Numeri e dati imponenti che testimoniano un lavoro lungo ed enorme, svolto sempre gratuitamente senza mai nessun contributo pubblico.
Trenta sono i soci fondatori dell’associazione con nomi importanti nel mondo ambientale e garanzia di esperienza, professionalità che garantiscono un bagaglio incredibile messo a disposizione gratuita della riserva: Tommaso Navarra, Presidente del Parco nazionale Gran Sasso monti della Laga, Mauro Vanni, uno dei massimi esperti di progettazione Europea, Dante Caserta, vice presidente del WWF Italia, Fabio Celommi, Presidente del Comitato Borsacchio, Adriano De Ascentiis, Direttore della Riserva di Atri, Fabio Vallarola, direttore dell’area marina protetta, Raffaele Di Marcello, Presidente dell’Ordine Degli Architetti.
Oltre queste figure di prestigio il cuore dell’associazione sono i molti giovani e professionisti che si sono messi a disposizione gratuita per attivare finalmente la Riserva come il giovane Archeologo Matteo Pileri che sta ricostruendo le origini Romane di Roseto con l’esperto locale Ernesto Mattiuci. Giovani biologi, ingegneri informatici, agronomi, vivaisti che stanno lavorando già da tre anni per classificare e proteggere la flora e la fauna grazie a diversi progetti che sosteniamo. Ci sono fotografi e giovani registi che hanno realizzato il primo documentario ed economisti specializzati in materie ambientali per la progettazione. Ingegneri ambientali, informatici esperti in sistemi di mappatura satellitare ed architetti , come Maria Centorame, Cesare Crocetti e Manuela Zaino. Inoltre diversi soci sono Guide di Media montagna e guide turistiche per garantire escursioni sicure, legali e con grado di professionalità incredibile senza nessuna improvvisazione. Non poteva mancare Piero Sbrolla, figlio di Franco Sbrolla a cui tutti a, a Roseto, dobbiamo qualcosa in termini di passione, impegno e dedizione per la Riserva Borsacchio.
Inoltre ci siamo specializzati nelle escursioni per diversamente abili con operatori abilitati nel linguaggio dei segni per non udenti e operatori abilitati all’uso di Joëlette (carrozzine da sterrato) per disabili motori.
Storiche le collaborazioni con le maggiori associazioni ambientaliste come WWF, Legambiente, Italia Nostra e Centro Studi Cetacei oltre ad essere promotori di una rete civica di Associazioni locali per fare squadra sul territorio con persone e associazioni locali. In questi anni e nel futuro collaboreremo con Roseto Cammina, Giacche Verdi, Guardie Ambientali, Chaikana, FIAB, Guide del Cerrano, Positivamente, Brucare e molte altre.
Il lavoro svolto non ha eguali sul territorio ma lo scopo dell’associazione è andare oltre. Grazie al patrocinio del Comune di Roseto degli Abruzzi e un progetto con l’Istituto Moretti di Roseto, sarà on line entro 15 giorni il primo database online ed interattivo ufficiale della Riserva Borsacchio di flora, fauna e storia sul sito guidedelborsacchio.it.
Inoltre si sta cercando di rilanciare degli scavi archeologici con l’università e la soprintendenza per riscoprire le origini di Roseto che nascono in quel che oggi è la Riserva Borsacchio.
Un progetto ambizioso che ha coinvolto decine di professionisti a titolo gratuito per diffondere nozioni che si stavano perdendo.
I prossimi passi andranno verso delle convenzioni con il Comune per visite guidate ed eventi di promozione della riserva con cittadini, turisti e scuole ed implementare i progetti di tutela anche ad altre specie per garantire un futuro alla Riserva Borsacchio. Gli oltre cento associati ed i loro profili sono una garanzia in tal senso.
Il lavoro da fare è ancora molto ma si cercherà, tramite collaborazioni diffuse con tutti i soggetti in campo, di rendere la Riserva Borsacchio un modello in Italia.