Da Giulianova a Cologna, da Teramo a Civitella del Tronto, da Atri a Mutignano a Villa Bozza di Montefino, gli albanesi e gli slavi vennero a dare vita a comunità allogene più o meno folte, impiegate nell’agricoltura e spesso in conflitto con le popolazioni vicine.
Tracce di queste presenze si ritrovano ancora oggi nei culti di santi orientali, come San Biagio e San Nicola, in alcuni toponimi, come Villa Schiavoni, ed anche in cognomi locali, quali Di Blasio e Occhiocupo.
Galantini illustrerà poi il caso di Villa Badessa, frazione di Rosciano, centro di origine albanese nel quale si conservano suggestivi riti religiosi, la cui parrocchia dipende dall’Eparchia greco-albanese di Lungro, in provincia Cosenza.