Re Carlo e l’importanza di parlare dei problemi che lo hanno colpito può aiutare tantissime persone non solo nel Regno Unito.
Buckingham Palace ha diffuso un recente comunicato secondo il quale il sovrano inglese sarebbe affetto da una malattia che ogni anno colpisce una consistente parte della popolazione. Si tratterebbe di una patologia che potrebbe portare a un peggioramento della qualità della vita. Ecco perché è stato necessario che Re Carlo III sia sottoposto all’operazione.
Sappiamo che molti uomini hanno difficoltà a parlare dei loro problemi, soprattutto quando questi riguardano la sfera intima. Ecco perché l’esperienza di questo sovrano è stata subito ripresa da tutti i giornali. Il gossip si sta concentrando non solo sul dare ai sudditi inglesi informazioni sulla salute del loro sovrano ma anche cercando di spiegare in parole semplici le caratteristiche della patologia di cui è affetto.
Si calcola, infatti, che questa malattia colpisca solo il genere maschile: nel dettaglio, si parla del 40% degli uomini che hanno 50 anni. La percentuale dei malati salirebbe con l’età fino ad arrivare al 90% di quelli che hanno 90 anni. Cerchiamo, quindi, di capire meglio di quale patologia stiamo parlando e quali sono le sue caratteristiche.
Re Carlo III e la “sua” patologia: una lotta contro il tempo
Come ogni malattia anche quella che ha colpito il Re inglese ha dei sintomi che non possono essere sottovalutati e nemmeno ignorati. La patologia che ha colpito il figlio della compianta Regina Elisabetta II sarebbe il frutto dell’età. Prevenirla è molto difficile ma può essere utile seguire una corretta alimentazione varia ed equilibrata ricca di verdura, cereali integrali e frutta.
Al contempo si dovrà ridurre l’apporto dei grassi saturi cercando di mangiare meno carne rossa, fritti e formaggi. Inoltre, sarebbe bene evitare di bere birra, caffè, superalcolici e non mangiare insaccati, crostacei, spezie e pepe. Fondamentale bere almeno 2 litri di acqua al giorno e fare attività fisica.
Stiamo parlando di una patologia che può colpire solo l’essere umano di sesso maschile visto che riguarda un organo che non è presente nel corpo femminile. Come molti avranno capito, si tratta della prostata. Questa malattia sarebbe benigna ma progressiva.
Poiché molti soggetti che ne vengono colpiti non hanno sintomi all’inizio, i medici molto spesso consigliano agli uomini avanti con l’età di fare le opportune analisi. Visto che non esiste un modo efficace per prevenirla, l’unico modo per contrastarla resta infatti la prevenzione e intervenite in maniera rapida.
L’intervento, infatti, non è la sola soluzione: molto dipende da quando l’uomo si accorge di avere questa malattia e decide di affrontare il problema. Ecco però quali sono i sintomi più comuni quando ormai la malattia si è manifestata nel soggetto.
La prostata in questi uomini ha una dimensione ingrandita e proprio a causa delle suo volume può comprimere il canale uretrale rendendo difficile la minzione. Questo porterebbe a sintomi ostruttivi come una difficile minzione e la sensazione di non aver mai svuotato la vescica.
Altre conseguenze sono sintomi di tipo irritativo come la frequenza nell’urinare anche durante la notte, bruciore mentre si urina e la necessità di svuotare la vescica nei peggiori casi anche ricorrendo ad un intervento medico di svuotamento della vescica.