Premio Vasto, inaugurazione per la 52esima edizione

Vasto. Emozione e la consapevolezza della grande bellezza e del grande valore culturale della mostra hanno caratterizzato l’apertura della 52esima edizione del Premio Vasto d’arte contemporanea, che dopo anni ritorna a essere ospitato a Palazzo d’Avalos.

Certo, emozione nel ricordo della scomparsa, poco meno di un anno fa, del suo ideatore Roberto Bontempo, ma con lo sguardo rivolto al futuro perché da oggi si apre una nuova pagina per il testimone raccolto dal figlio Alfredo.

Prima del taglio del nastro nei giardini napoletani la presentazione di questa edizione con le sue 56 opere in esposizione. A Daniela Madonna, segretaria del Premio, il compito di aprire questo nuovo cammino ripartendo dal caro ricordo dello scomparso presidente “per i semi di arte e di bellezza che ha lasciato e di cui tutti dobbiamo essere testimoni” e nell’indicare le coordinate nelle quali si muove il 52° Premio Vasto, SUPERPOP 20/21, che “vuole presentare al pubblico la vitalità delle ricerche degli artisti italiani legati al contesto della Pop Art prendendo le mosse dal capolavoro Archeologia di Emilio Tadini del 1973, conservato nella Collezione Premio Vasto”.

Il sindaco Francesco Menna ha ricordato la “bellezza dell’anima dell’avvocato Roberto Bontempo” e l’impegno dell’Amministrazione per un premio dell’uomo che ha lasciato un segno della sua presenza anche con il Premio Vasto, l’installazione del Monumento alla Bagnante e il classico appuntamento del 16 agosto con la sagra delle campanelle. Menna ha parlato di un concetto a lui caro del superamento del transitorio che nell’arte vuole che Picasso muore ma il suo quadro rimane per sempre nell’eternità. “E’ accaduto la stessa cosa per noi con l’avvocato Bontempo che sta nell’altrove ma le sue idee, la bellezza che ha dato a questa città, rimangono per sempre”.

L’assessore alla Cultura Giuseppe Forte ha infine evidenziato il suo speciale rapporto con Bontempo e i suoi insegnamenti di onestà “di un uomo che l’ha praticata in ogni momento della sua vita, un uomo dalle mille iniziative che ha sempre portato a compimento” e che “ha tracciato delle linee molto importanti per la città attento ai simboli che la caratterizzano”. Forte ha annunciato l’impegno dell’Amministrazione comunale di realizzazione nelle sale museali una sezione dedicata al Premio Vasto.

Il presidente del Premio Alfredo Bontempo si è sentito orgoglioso nel poter continuare tutto ciò che di bello ha realizzato l’avvocato Roberto per la città “brontolone e mai pago di nulla” per “un impegno nuovo e continuativo nella meravigliosa avventura del Premio Vasto”.

“Quella di quest’anno è un’edizione speciale” l’ha definita il curatore della 52esima edizione, Lorenzo Canova, già responsabile del Premio Vasto nel 2003 e nel 2015. Ha spiegato il manifesto di questa mostra con il richiamo al quadro di Tadini: “Un manichino, ispirato alla Metafisica di Giorgio de Chirico, si trasforma nella figura di Superman, in linea con la visione ibrida tipica della Pop italiana in cui i prelievi dalla cultura di massa si mescolano alle citazioni dall’arte dei secoli passati e dalla grande stagione dell’arte italiana del primo Novecento”.

Erano presenti gli ex sindaci Antonio Prospero, Giuseppe Tagliente, Filippo Pietrocola e Luciano Lapenna.

La mostra, che resterà aperta fino al 6 ottobre con ingresso gratuito, prevede un percorso storico-critico costituito per la maggior parte da una selezione di importanti artisti che hanno partecipato al Premio nel corso delle cinquantuno edizioni precedenti.

La mostra del 52° Premio Vasto, SUPERPOP 20/21, vuole presentare al pubblico la vitalità delle ricerche degli artisti italiani legati al contesto della Pop Art prendendo le mosse dal capolavoro Archeologia di Emilio Tadini del 1973, conservato nella Collezione Premio Vasto.

Il titolo della mostra allude pertanto anche alla volontà di superare i tradizionali limiti cronologici di quelle esperienze, solitamente circoscritte agli anni Sessanta, e di mostrare in moltissimi casi la felicità e la forza innovativa delle ricerche degli artisti italiani legati alla Pop Art proseguite anche nei decenni successivi, nello sviluppo dei loro linguaggi, fino a giungere in diversi casi al passaggio epocale tra Ventesimo e Ventunesimo secolo.

Il percorso partirà così da un caposcuola come Mimmo Rotella, precursore della Scuola di Piazza del Popolo e dell’area della Pop romana, presente in mostra con Franco Angeli, Umberto Bignardi, Marisa Busanel, Mario Ceroli, Claudio Cintoli, Tano Festa, Giosetta Fioroni, Sergio Lombardo, Renato Mambor, Bruno Mancinotti, Titina Maselli, Pino Pascali, Luca Maria Patella, Mario Schifano, Cesare Tacchi e Gino Marotta.

In questa linea si collocano anche protagonisti dell’arte a Milano, come Valerio Adami, Enrico Baj, Paolo Baratella, Lucio Del Pezzo, Emilio Tadini, o a Torino, Bologna e Firenze, come Piero Gilardi, Ugo Nespolo, Concetto Pozzati, Gianni Bertini, Umberto Buscioni, Gianni Ruffi, mostrando la freschezza e la diffusione di queste ricerche estese fino alla poesia visiva di Nanni Balestrini.

SCHEDA TECNICA

Mostra: 52° PREMIO VASTO DI ARTE CONTEMPORANEA

SUPERPOP 20/21. OMAGGIO A ROBERTO BONTEMPO

a cura di Lorenzo Canova

Sede: Musei Civici di Palazzo d’Avalos

Indirizzo: Piazza L. V. Pudente, 66054 Vasto (CH)

Inaugurazione: Venerdì 19 luglio ore 19.00

Periodo espositivo: 19 luglio – 6 ottobre 2019

Ingresso: gratuito

Orari: Luglio e Agosto: 10.00/13.00 – 18.00/24.00

Settembre: 10.00/13.00 – 17.00/21.00 lunedì chiuso

Ottobre: martedì, mercoledì e giovedì 10.00/12.00; venerdì 16.00/19.00; sabato e domenica 10.00/13.00 – 16.00/19.00

Catalogo: Edizioni Martintype – Colonnella (Teramo)

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