Iniziare ad assumere l’olio di CBD è una scelta che, ogni giorno, tantissime persone fanno. I motivi sono legati ovviamente agli straordinari benefici del prodotto: utile contro l’ansia ma anche eccellente antidolorifico, viene comprato sia nei negozi fisici, sia online.
Anche se la sua fama negli ultimi anni – soprattutto da inizio 2020 ad oggi – è cresciuta molto, sono ancora tante le persone che hanno poca consapevolezza in merito ad alcuni aspetti tecnici che lo riguardano.
Nelle prossime righe, ne abbiamo elencati alcuni molto importanti da conoscere per iniziare ad approcciarsi in maniera consapevole all’assunzione di olio di cannabidiolo.
L’olio di CBD contiene anche THC
L’olio di CBD contiene anche THC, il principio attivo psicoattivo per eccellenza. Non bisogna però preoccuparsi, in quanto è presente in quantità estremamente ridotte. La normativa sulla marijuana legale, in particolare quella messa in primo piano con l’entrata in vigore della Legge 242/2016, prevede limiti specifici per quanto riguarda la percentuale di THC.
Quest’ultima, infatti, non può essere superiore allo 0,2 (0,6 se si considera la soglia di tolleranza messa in primo piano per venire incontro ai coltivatori, per i quali è tutto tranne che facile mantenere bassi i livelli di delta-9-tetraidrocannabinolo).
Da ciò si può evincere che, quando si parla di olio di CBD, si inquadra un prodotto che non causa il classico sballo per cui è famosa la cannabis.
Il principio attivo è diluito
Il principio attivo, ossia il fitocannabinoide, è diluito in quello che, in gergo tecnico, è conosciuto come olio vettore. Il suo ruolo è importantissimo. Permette infatti di favorire l’assimilazione del cannabidiolo, che sarebbe altrimenti impossibile, favorendo la sua scomposizione da parte del sistema digestivo.
Il bello degli oli vettore non finisce certo qui! Da non dimenticare, per esempio, è il ricorso, per diluire il cannabidiolo, all’olio d’oliva, un condimento i cui benefici antiossidanti sono noti da tempo immemore. Degno di nota è anche il ricorso all’olio di canapa, anch’esso portentoso per la salute soprattutto in virtù della sua ricchezza in acidi grassi essenziali.
L’olio di CBD è un prodotto sostenibile
L’olio di CBD è un prodotto ideale da acquistare se si ama la natura o da regalare a una persona che mette la sostenibilità al centro delle proprie scelte quotidiane. Come mai? Perché, alla base, ha una materia prima attenta all’ambiente, ossia cannabis coltivata con tecniche biologiche.
L’olio di cannabidiolo è molto apprezzato dagli sportivi
Uno dei motivi dietro al successo dell’olio di CBD negli ultimi anni è il suo essere un prodotto naturale estremamente versatile, utile anche a chi fa sport. Il suo ingrediente principale, ossia il cannabidiolo, grazie alla capacità di interagire con i recettori del sistema endocannabinoide aiuta ad affrontare lo stress che precede una performance importante. Inoltre, il CBD può rivelarsi prezioso quando si tratta di affrontare i dolori che compaiono dopo il workout.
Il miglior modo per assumere il prodotto
L’olio di CBD può essere vaporizzato, ma il modo migliore per assumerlo rimane quello sublinguale. In questo modo, infatti, si permette al principio attivo di entrare in maniera pressoché immediata nel circolo ematico.
Attenzione alla guida
Prima di mettersi alla guida, è meglio non assumere l’olio di CBD. Il motivo è legato al fatto che, anche se in quantità minime, il THC è presente. Le strumentazioni in dotazione alle Forze dell’Ordine sono in grado di rilevarlo, con tutte le conseguenze del caso per quanto riguarda le multe e il ritiro della patente.
Non esiste un dosaggio valido per tutti
Quando si inizia ad assumere l’olio di CBD, è bene essere consapevoli del fatto che non esiste un dosaggio valido per tutto. Tutto dipende dal livello di tolleranza del corpo. Si parte con poche gocce ogni giorno e si tengono monitorate le reazioni dell’organismo.