Morte Luis Sepulveda intervistato dal giornalista teatino Stanislao Liberatore in occasione di Pordenonelegge disse: ‘Il mio sogno? Lavoro e dignità per tutti’

Chieti. Luis Sepulveda è morto per il coronavirus nell’ospedale Universitario Central de Asturias a Oviedo. Lo scrittore cileno naturalizzato francese aveva 70 anni ed era stato ricoverato a fine febbraio dopo aver contratto il coronavirus in Portogallo.

Autore di oltre 20 romanzi, oltre a libri di viaggio, saggi e sceneggiature, Sepulveda ha scritto libri di successo come “Storia di una gabbianella e di un gatto che le insegnò a volare” e “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore”, che gli fece vincere il Premio Tigre Juan del 1989. Tre anni fa, in occasione di Pordenonelegge, Festa del Libro con gli autori, lo scrittore cileno fu intervistato dal giornalista teatino Stanislao Liberatore, su come immaginasse il futuro. “Ho sempre pensato a un futuro giusto, dove dovrà essere recuperata la dignità dell’uomo e del lavoro – ha detto Sepulveda -; un mondo dove il lavoro non dovrà essere un privilegio di pochi come purtroppo avviene oggi ma, finalmente, un diritto per tutti. Questo è il mio sogno. Lavoro e dignità di tutti”.

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