Sold-out le visite guidate a Castelli e Offida, tantissime le presenze nella tre giorni di mostre e incontri sull’artigianato artistico presso le sale della Torre Carlo V e pienone, ieri sera, alla degustazione dei due piatti simbolo della tradizione marchigiana (i maccheroncini di Campofilone) e abruzzese (la chitarra teramana con le pallottine).
“Ancora una volta la scelta di puntare sulla valorizzazione e sulla promozione della cultura e delle tipicità del territorio, andando alla scoperta dei percorsi legati alle eccellenze enogastronomiche del nostro comune, a cavallo del fiume Tronto, si è rivelata azzeccatissima” dichiarano il Sindaco di Martinsicuro, Massimo Vagnoni, ed il Vice-Sindaco ed Assessore alla Cultura, Pinuccia Camaioni. “Quest’anno poi, complice la stagione turistica ancora in corso, abbiamo registrato la presenza di tanti turisti e villeggianti sia per le visite guidate che per le serate a tema, segnale inequivocabile della grande curiosità che c’è nello scoprire le ricchezze del nostro territorio, al di là del mare e delle spiagge”.
La vera regina di questa edizione è stata però la Torre Carlo V che si è dimostrata location di valore assoluto che, nelle intenzioni dell’Amministrazione truentina, sarà riproposta e sempre più valorizzata. “In questi anni abbiamo puntato sulla riscoperta di questo importante “pezzo di storia” del nostro territorio, un set unico nel suo genere che si presta a fare da cornice a innumerevoli iniziative grazie ai suoi spazi interni e al suo giardino – sottolineano Vagnoni e Camaioni – per questo motivo ci impegneremo a valorizzarlo sempre più grazie a nuove sinergie che stiamo per mettere in campo”.
Nel corso della serata il Sindaco Massimo Vagnoni, a nome della Città di Martinsicuro, ha consegnato, assiema al Consigliere Regionale Emiliano Di Matteo, un riconoscimento al concittadino Gino Bucci fondatore nel del seguitissimo profilo social “L’Abruzzese fuori sede” con la seguente motivazione: “Un vivo ringraziamento per aver contribuito, con intraprendenza, genialità e spiccata ironia a far conoscere l’Abruzzo fuori dai confini regionali”.