La laurea in Scienze e culture gastronomiche per la sostenibilità è una realtà: i primi laureati a Teramo

Una nuova facoltà è pronta ad accogliere i nostri giovani con una passione per la cultura gastronomica e un occhio rivolto alla sostenibilità. La laurea in Scienze e culture gastronomiche per la sostenibilità è realtà, i primi laureati a Teramo.

Presso il Polo didattico “Silvio Spaventa” di Bioscienze dell’Università di Teramo, il 17 ottobre si è svolta la discussione delle tesi e la proclamazione dei primi laureati in Scienze e Culture Gastronomiche per la Sostenibilità. Questo corso di laurea è una novità assoluta per l’università italiana, infatti è stato istituito nel 2020 e vede la coordinazione della professoressa Maria Angela Perito. Le tesi presentate in questa occasione hanno proposto una gran quantità e diversità di argomenti..

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Gli ambiti del nuovo corso accademico sono molteplici e sfaccettati. Si è passati dall’analisi dei formaggi pecorini tra tradizioni e prospettive future alla modulazione nutrizionale dello stress post-prandiale. Si è discusso anche del rugby come modello di applicazione di un’alimentazione sana e sostenibile, e si è esplorato il panettone artigianale tra passato e presente.

L’innovazione dell’università italiana

Il rettore dell’Università di Teramo, Dino Mastrocola, ha sottolineato l’importanza di questa giornata speciale. In seguito, è intervenuta Alessandra Pesce, direttrice del Crea (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria) e già sottosegretario all’Agricoltura,

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I laureati di questa sessione sono Federico Bosi, Martina Casolani, Alessandra Di Ascanio, Giada Di Donato, Alessia Di Filippo, Anna Di Giannantonio, Erica D’Incecco, Domenico Iobbi, Cosetta Italiani e Flaminia Luccarelli. Essi si uniscono ad Anna Alonzo e Annalaura Michetti, che avevano già discusso le loro tesi nella sessione di luglio. Le tesi di quest’ultime dimostrano come gli argomenti trattati siano davvero complessi perché l’enogastronomia non è un tema verticale, ma è in grado di toccare moltissime discipline. I due elaborati erano rispettivamente sulle “Norme comunitarie di fitoalimurgia con connessioni di biodiversità e sostenibilità in Abruzzo”, e sul tema “Il Prosecco: da spumante a Italian Genio: strategie di conquista del mercato vitivinicolo italiano e straniero”.

La commissione incaricata di valutare e giudicare le tesi era composta da esperti qualificati: Maria Angela Perito, che ha presieduto la commissione, Donato Angelino, Annalisa Serio, Rita Salvatore, Daniele Di Bartolomeo, Agnese Vardanega, Pierina Visciano, Mauro Serafini, Marcello Mascini, Lilia Neri e Marina Ramal Sanchez.

La giornata della proclamazione dei laureati in Scienze e Culture Gastronomiche per la Sostenibilità ha evidenziato l’importanza di preparare i giovani anche su discipline che fino a qualche anno fa non venivano nemmeno considerate nella formazione dei nostri figli.

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