La scultura, il film più controverso di Mauro John Capece esce anche in Italia

Dal 2 dicembre 2021 sarà visibile, finalmente in Italia, in esclusiva per gli abbonati di Amazon Prime Video il lungometraggio “La Scultura” del regista Mauro John Capece.

 

“La Scultura”, dopo l’esordio a Montreal e il premio migliore film straniero al Philadelphia Independent Film Festival, è stato proiettato in molte parti del mondo, posti spesso inusuali come il Dolby Theatre di New York, Calcutta, Città del Messico e Kazakistan.

 

Il lungometraggio, apprezzato dalla critica e dal pubblico, ha collezionato 38 awards in 34 festival differenti ed è stato distribuito in 8 Paesi, tra cui Stati Uniti, Inghilterra e Giappone: adesso debutta per il grande pubblico, finalmente, anche in Italia.

 

Il film narra le avventure di Mosè, uno scultore in crisi che dopo essersi innamorato perdutamente di Korinne, una escort, decide di iniziare a prostituirsi.

 

Il lungometraggio racconta una storia d’amore molto sensuale ed è probabilmente il film più personale e artistico di Mauro John Capece.

 

Arte, prostituzione, spiritualità e amore si fondano per dare vita a un dramma potente ed emozionale.

 

Il regista dichiara: “Tengo molto a questo film, è stato un progetto fortunatissimo che, grazie ai numerosissimi riconoscimenti e alle numerosi distribuzioni estere, mi ha permesso di dare una svolta alla mia carriera di autore. Adoro La Scultura per due motivi: in primis perchè mi rivolgo direttamente agli artisti, che sono a mio parere la specie in estinzione meno protetta del pianeta Terra dopo i panda e i leoni; in secondo luogo perché parlo di amore e io adoro fare film in cui ci sono storie di amore… l’amore è importante, è probabilmente l’unico motivo per cui vale la pena vivere e svegliarsi al mattino”.

 

Gli interpreti Corinna Coroneo e Adrien Liss (già protagonisti del film Reverse) hanno interpretato in maniera intensa e profonda i loro personaggi, arricchendo con eleganza le sequenze d’amore cariche di erotismo.

 

Importante il supporto di Gabriele Silvestrini, nei panni di un insolito cliente della escort. Il film si avvale di collaborazioni e contaminazioni con altre arti, quali la musica che si manifesta nell’interpretazione di Pierpaolo Capovilla (frontman dello storico gruppo Il Teatro degli Orrori) e nella colonna sonora di India Czajkowska, e l’arte contemporanea che si svela nelle sculture del maestro Dino Di Berardino e nelle performance di noti artisti quali Flavio Sciolè, Kyrahm e Adriano De Vincentiis.

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