Chieti. E’ stata inaugurata la Mostra Le donne della Bibbia al Museo Barbella di Chieti, preceduta da un convegno, che ha visto l’intervento dell’Ass.alle Pari Opportunità del Comune di Chieti Emilia De Matteo, che ha focalizzato l’attenzione sull’importanza della donna in un momento storico, in cui è vittima della violenza di genere e di Liberata Mizzoni, che si è soffermata sulle pittrici, che tra il 500′ e il 600′ hanno realizzato opere di arte sacra. – Indubbiamente esisteva un grado di subordinazione della donna in tutta la Scrittura, ma con alcune notevolissime eccezioni, sia nelle pagine dell’Antico sia nel Nuovo Testamento.
Figure di donne emergono con vitalità, con originalità e con forza. Donne coraggiose, intelligenti, di grandissima fede, che sanno esercitare autorità, recettive al messaggio, donne discepole- ha sottolineato Angela Rossi,che cura la Direzione Scientifica del Comitato Le donne dell’angelo ed è Presidente di Artemind, le associazioni culturali, che hanno organizzato l’evento culturale .- I loro nomi brillano come perle preziose nelle pagine del testo sacro: sono Sara, Rebecca, Rachele, Myriam, Debora, Rut, Anna, Giuditta, Ester, Lidia, Priscilla, Elisabetta ecc. Sono stelle radiose , nelle quali il fascino della bellezza fisica è unito a quello della bellezza interiore. Dio si serve di donne e di uomini per l’attuazione dei Suoi disegni. Ma è nel Nuovo Testamento che la donna assume la sua importanza. Gesù restituisce alla donna la sua dignità primitiva e le dà coscienza e responsabilità spirituale. Si è rivelato Messia per primo ad una donna, la Samaritana, offre misericordia e perdono anche ad una donna adultera, ha invitato per prima Maria Maddalena ad annunciare ai discepoli la Sua Resurrezione. In Maria di Nazaret il ruolo della donna viene riposizionato ed esaltato al massimo. Icona della maternità e del dono gratuito, nella Sua Immacolata Concezione e Assunzione, è la Donna prescelta per tutte le sue le virtù, Corredentrice e Ausiliatrice di tutta l’umanità.
Cantici recitati dalle allieve della Scuola di recitazione del Teatro Marrucino, preparate da Giuliana Antenucci, abiti a tema realizzati dalle alunne dell’Istituto U. Pomilio di Chieti, opere pittoriche, in mostra fino al 31 marzo, sono stati il medium comunicativo più adatto per una riflessione tutta al femminile sui testi biblici.