Pescara. E’ visibile dal 4 settembre dal vivo l’eccezionale ‘Carta del Carnaro’, la costituzione scritta di prima mano dal sindacalista socialista rivoluzionario Alceste De Ambris e poi corretta e riveduta da Gabriele D’Annunzio nella sua avventura a Fiume.
Le originali 113 pagine vergate dal Vate sono uno dei gioielli della seconda edizione de ‘La Festa della Rivoluzione’, che quest’anno si è arricchita di numerosi convegni ed incontri sulla vicenda fiumana e dannunziana.
A latere del convegno ‘Il poeta, la città e la costituzione’, introdotto da Giordano Bruno Guerri, presidente del Vittoriale, il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri ha rimarcato come la scelta di parlare della costituzione fiumana non sia causale in tempi di referendum “e la numerosa presenza di pubblico all’Aurum di Pescara dimostra come ci sia voglia da parte dei cittadini di ragionare sulla legge fondamentale del nostro paese: la Carta di Fiume con le sue grandi aperture sociali rafforza la nostra attuale Costituzione che invece questo referendum vuole indebolire”.
Sospiri collega con un filo la costituzione fiumana a quella repubblicana, e Guerri poco distante ha voluto rimarcare che “la Carta infatti l’unica cosa di cui Mussolini non si è appropriato di D’Annunzio e Fiume”, cosa che ha spinto a dire al presidente del Consiglio regionale “certo, non era funzionale al disegno del fascismo. E poi D’Annunzio non è mai stato ‘fascista’: lui per esempio non avrebbe mai fatto l’alleanza con Hitler e non avrebbe mai dichiarato guerra agli alleati occidentali”.
La Regione Abruzzo punta soprattutto sulla creazione di un ‘marketing’ territoriale attraverso il nome del Vate, con Pescara altro polo assieme al Vittoriale, senza dimenticare “la grande figura di Ennio Flaiano, altro pescarese, verso il quale le recenti decisioni del Comune di Pescara colmeranno il ritardo. Si tratta di due grandi della cultura italiana”. Nei giorni scorsi il Comune ha adottato una delibera per provare ad acquistare la casa natale di Flaiano che dista poche decine di metri da quella di Gabriele D’Annunzio nella zona ‘antica’ di Pescara