A rivelare il retroscena inedito è la 55enne presentando il suo libro in uscita proprio in questi giorni. Nessuno ne era a conoscenza.
“Ho sentito il bisogno di scrivere di lei”, con queste parole Anna Cherubini, sorella di Lorenzo Jovanotti, ha motivato la scelta di pubblicare un libro per parlare di uno dei casi di cronaca irrisolti più celebri. In una lunga intervista la 55enne ha svelato infatti un legame con la protagonista: “Ora non c’è giorno in cui non mi chieda dove sia. La sua assenza ha accompagnato la mia crescita”, ammette.
Ai microfoni del settimanale Oggi anticipa un po’ quello che i lettori troveranno in Diventeremo amiche, edito da Solferino, in uscita proprio in questi giorni. La data da segnare in rosso sul calendario, per tutti quelli che si sono appassionati alla vicenda, è il 22 marzo: “Abbiamo studiato nella stessa scuola di musica. Se non fosse scomparsa saremmo diventate amiche”, dice, come riporta anche Il Giornale.
A sorpresa è Anna Cherubini a intervenire a gamba tesa su una delle vicende più oscure della cronaca del secolo scorso. La scomparsa di Emanuela Orlandi rimane ancora un mistero, nonostante nel corso degli anni siano continuati a emergere dettagli su quei giorni e sulla vita della ragazza. La sorella di Lorenzo Jovanotti ha sentito l’esigenza di parlarne in un libro, intitolato Diventeremo amiche, in libreria per Solferino dal 22 marzo.
“Non ho avuto il tempo di diventare veramente sua amica”, ammette parlando ai microfoni del settimanale Oggi e poi aggiunge: “Ci siamo incontrate da bambine con la nostra voglia di giocare e di chiacchierare. Abbiamo sfiorato l’avventura di conoscerci davvero. Io ho frequentato la sua stessa scuola di musica, ma dopo la sua scomparsa. Emanuela era una ragazzina semplice, era felice di studiare musica, di suonare il pianoforte e il flauto”.
E non solo, perché sono le parole del padre, Mario Cherubini, all’epoca dipendente del Vaticano, a tormentarla ancora oggi: “Diceva di conoscere fatti gravi, ma non ha mai spiegato quali. Papà in realtà era un po’ fantasioso, amava far passare l’idea che conoscesse molti segreti del Vaticano”.