Non c’è più pace per il Principe Harry: ovunque si parli di lui, si scatenano polemiche e critiche dovute all’allontanamento volontario dalla famiglia e dai doveri reali
Va detto che le esternazioni del Duca di Sussex rispetto alla sua famiglia, tra il documentario Netflix e l’autobiografia Spare, non hanno aiutato a tenere cuciti dei rapporti che già di per sé erano rovinati dalla “fuga da palazzo” che il Principe Harry e sua moglie Meghan Markle hanno effettuato nel 2020 per trasferirsi in California e iniziare una nuova vita lontana dai doveri di corte.
Da allora, le “apparizioni” a Londra si contano sulle dita di una mano: l’ultima insieme per il funerale della Regina Elisabetta II, in occasione de quale è apparso lampante quanto il Principe Harry abbia perso dopo la sua fuga. Al Duca di Sussex sono stati infatti tolti tutti i titoli militari e ha dovuto seguire il corteo funebre in abiti civili, al pari della moglie, di Kate Middleton e di altri membri della famiglia reale che non fanno parte dell’esercito.
Naturalmente, l’opinione pubblica inglese si sta scatenando, ad ogni notizia che riguarda il Principe Harry e sua moglie Meghan: gli occhi del mondo sono tutti puntati su di loro, qualunque cosa facciano, o si faccia per loro, è motivo di chiacchiericcio.
Quel premio al Principe non va proprio giù a nessuno
Negli States non si fa che parlare del Principe Harry, ed in maniera non lusinghiera, per via della candidatura al Pat Tillman Award for Service agli ESPY Awards. Si tratta di un premio destinato a una persona con un forte legame con lo sport che ha reso servizio agli altri in un modo che onora l’eredità di Pat Tillman, ex giocatore della NFL e Ranger dell’esercito americano, ucciso in azione in Afghanistan.
Le critiche arrivano dal conduttore Pat McAfee, analista sportivo ed ex scommettitore della NFL, secondo il quale gli ESPY Awards non avrebbero dovuto nominare il Duca di Sussex per questo premio. Secondo McAfee la candidatura del Principe Harry non è assolutamente in linea con lo scopo del premio ed ha anche messo in discussione il processo di selezione.
Ad avvalorare la tesi di McAfee, il suo co-conduttore Boston Connor, il quale ha definito questa candidatura “probabilmente la cosa più imbarazzante che abbia mai visto in tutta la mia vita”. Di sicuro non sono stati messi in dubbio i contributi importanti del Principe Harry al mondo dello sport, come la fondazione degli Invictus Games e il servizio reso nell’esercito britannico, ma secondo i due conduttori, non sarebbero in linea con lo spirito del Pat Tillman Award.