Giulianova. Spunta il cartello con il “nome” della scuola ma i problemi dell’edificio rimangono sempre quelli.
E’ apparso, come ampiamente annunciato, sulla facciata della scuola dell’infanzia di Bivio Bellocchio. Un cartello colorato, con un bambino ed una bambina che si tengono per mano, sorridenti, visi gioiosi, acquiloni e note musicali; e sopra il nome “Bivio Bellocchio”, che poi nome non è, in quanto è il toponimo del luogo. Ma tanto basta, visto che quella scuola, un nome vero, non l’ha avuto mai, ed è sempre stata conosciuta con il nome del luogo dove sorge: il bivio tra statale 80 e statale 16.
Una bella cosa, quel cartello colorato, che identifica l’edificio senza nome. Un cartello colorato che, però, fa risaltare ancora di più l’intonaco scrostato, la vernice sbiadita, mai ripassata da decenni, eccezion fatta per una fascia di un paio di metri, ridipinta grazie al programma “Scuole Belle” (coprendo i murales che insegnanti e bambini avevano creato, cercando di dare un minimo di decoro all’edificio), ormai quasi cinque anni fa, che già mostra i segni del tempo.
Un edificio vecchio, quello di Bivio Bellocchio, che originariamente ospitava le scuole elementari, e che ora è destinato a scuola dell’infanzia. Un edificio con mille problemi, denunciati da anni da genitori e insegnanti, ma mai risolti. Nessun ascensore a collegare i due piani, con la mensa, al piano primo, irraggiungibile dai diversamente abili; vetri non a norma; muffa nei bagni (a causa di un buco nella muratura esterna, poi chiuso dopo anni di segnalazioni); intonaci fatiscenti; ambienti freddi; e un indice di rischio sismico pari a 0,45 (con un minimo di legge ammissibile di 0,8). I problemi della scuola sono noti da anni e l’amministrazione comunale pensò bene di di alleviare, nel 2012, acquistando una piccola altalena da posizionare nel minuscolo giardino a servizio dell’edificio. Ora arriva la targa.