Creare un luogo in cui l’ospitalità sia un’opportunità per valorizzare le molteplici espressioni artistiche della contemporaneità: è stata l’intuizione di Pierluigi Di Pietro. Proprio da qui nasce l’idea di costruire una rete di collaborazione tra i professionisti del territorio impegnati nel settore della creatività.
Tutto parte sempre da un concetto” così commenta Pierluigi Di Pietro Interior Designer e Art Director del progetto. “Immaginare un luogo plurimo in cui arte e quotidianità potessero incontrarsi inizialmente non è stato semplice! Dovevo raccontare un luogo del limite e restituire al pubblico il senso di quel limite! Così è nata l’idea di connotare lo spazio mediante un gioco di continue analogie tra interno e esterno, reale e irreale, concreto e astratto, socialità e intimità. Trasfigurare l’illuminazione elettrica in nuvola, trasformare un “ping pong table” in metafora della convivialità, gestire gli ambienti come un lungo camminamento per favorire la scansione visiva delle opere sono alcuni degli aspetti che hanno strutturato la mia visione d’interior”.
La mostra, curata da Gaia Di Ilio, catalogatrice di beni culturali ed esperta in linguaggi visivi, rappresenta l’atto di nascita di Corte di Vida, un luogo in cui i sapori del territorio dialogano con le manifestazioni artistiche dei nostri tempi. La curatrice della mostra a tal proposito aggiunge: “Sono sempre molto entusiasta di partecipare a progetti che intendono promuovere lo sconfinamento delle arti nell’universo quotidiano. Da anni lavoro nel settore della valorizzazione artistica e credo che il nostro territorio abbia bisogno di iniziative capaci di coinvolgere attivamente il grande pubblico. Penso che dilatare i confini tra mondo dell’arte e mondo della non – arte, decontestualizzare le opere d’arte dal loro habitat naturale e immergerle in un luogo legato alla socialità e alla convivialità, siano ad oggi dei validi strumenti per che favorire una relazione affettiva tra opera e fruitore”.
Una selezione di opere particolarmente interessanti, offerte da una prestigiosa galleria, saranno l’anima dell’intera esposizione: si partirà dalla grande signora dell’arte contemporanea Giosetta Fioroni al décollage di denuncia contro la violenza sulle donne e il bullismo di Tara, passando per lo spazialismo italiano del giovane Samuele Ventanni fino a giungere all’arte informale di Paola Di Domenico e alle istallazioni di Edoardo Ettorre. L’evento, oltre alla presenza degli artisti in mostra, vanta la collaborazione artistica di un talento nostrano: Fabrizio Sclocco. L’artista – Set Designer, di origini pescaresi, è ora residente a Toronto e proprio dal Canada che ha realizzato l’immagine per la locandina della mostra.
Prende naturalmente forma un mash-up di interior design, arte contemporanea e storytelling.
Immaginare il senso dell’ospitalità a regola d’arte è l’obiettivo di Vittorio Carnessale e Daniela Faraone, come dei veri mecenati della contemporaneità apriranno le porte del loro locale non solo alla cittadinanza, ma soprattutto a future iniziative legate alla valorizzazione dell’arte e della cultura enogastronomica abruzzese.