Sarà un pomeriggio per conoscere la vegetazione delle spiagge, osservare i fratini e prendersi cura della nostra spiaggia libera. L’Oasi del Fratino e della Camomilla di mare è un tratto di spiaggia libera individuata dall’Amministrazione Comunale su proposta del WWF nell’ambito del Salvafratino Abruzzo, il progetto per la tutela del Fratino e del suo habitat promosso dall’Area Marina Protetta e dal WWF Abruzzo.
Si tratta di una delle piccole aree protette che stanno nascendo sulla costa abruzzese, a partire dalla prima, la Spiaggia del Fratino e del Giglio di mare di Alba Adriatica, per la tutela del Fratino e delle altre specie animali e vegetali del litorale.
L’area sta diventando molto importante per la presenza di fratini e di corrieri piccoli, nidificanti, più altre specie di uccelli come la beccaccia di mare, il piovanello tridattilo, il gabbiano corallino e molti altri monitorati dai bravissimi fotografi-attivisti Davide Ferretti e Vincenzo Iacovoni e dai volontari Roberta Tullii e Jacopo Di Lazzaro, oltre ai volontari delle Guide del Borsacchio.
Nell’area è stato segnalato anche il rospo smeraldino un anfibio piuttosto elusivo con abitudini prevalentemente notturne diffuso in Abruzzo prevalentemente lungo la fascia costiera. Si tratta di una specie protetta dalla Direttiva Habitat dell’Unione Europea e dalla Legge regionale n. 50/1993: è in difficoltà per la progressiva riduzione dei suoi habitat per cui, come sottolineato dalla Societas Herpetologica Italica, la sua presenza è un dato molto importante.
Recentemente nell’area si è anche svolto un sopralluogo con Gianfranco Pirone, già ordinario di Botanica dell’Università de L’Aquila, che, accompagnato da Fabiola Carusi (responsabile per il WWF del Progetto Salvafratino Abruzzo), ha verificato la presenza di molte piante litoranee. Nella relazione redatta alla fine del sopralluogo Pirone ha osservato come l’Oasi del Fratino e della Camomilla di mare rappresenti “un’importante, preziosa “isola” di biodiversità e di natura costiera, ancora più significativa perché inserita in un contesto ad elevato grado di antropizzazione, l’unica del litorale di Giulianova: un segmento che possiede ottime potenzialità per una spontanea attivazione della successione ecologica in direzione di strutture e composizione floristica tipiche delle serie di vegetazione della costa sedimentaria adriatica”.