Giulianova si conferma città ricca di cunicoli, alcuni pedonali, abbastanza superficiali, corrono sotto le strade, le piazze e i palazzi del Centro Storico. Altri corrono profondi, con funzione di captazione delle acque sorgive.
La segnalazione, in realtà, si deve al Consigliere comunale Paolo Bonaduce, il quale già lo scorso anno aveva riportato l’attenzione sulla rete di gallerie, indubbiamente un tesoro nascosto nella memoria e nei sotterranei della città. È nota tra le varie la presenza di accessi lungo la strada delle fontanelle, conosciuta anche come Salita Monte Grappa.
Stamane uno di questi cunicoli è stato oggetto di studio e di intervento da parte del Gruppo Speleologico Abruzzo di Penna Sant’Andrea con la presidente Ester Licocci. In cinque sono entrati in uno di questi tunnel, il più vicino al lavatoio delle Fontanelle.
“Siamo entrati per circa duecento metri –ha raccontato la speleologa Ester Licocci – ed abbiamo notato che il tunnel si addentra per duecentodieci metri e poi ci siamo fermati in quanto bloccati da una piccola frana. C’era anche un percorso alternativo che andava più verso destra e che potrebbe essere sede di una cisterna, di cui è ricca la zona. Comunque abbiamo fatto delle foto, realizzeremo anche delle mappe e poi torneremo nel cunicolo. Analizzare nel dettaglio il numero dei tunnel e i loro collegamenti ed aprirli alle visite, rappresenterebbe per Giulianova una attrattiva notevole, soprattutto in questo periodo storico in cui il turismo ed in lavoro sono in difficoltà”.
Molto soddisfatto l’Assessore al Turismo Marco Di Carlo, che ha seguito le operazioni con il Consigliere Bonaduce.
“Giulianova è ricca di tunnel e di gallerie sotterranee – dichiara l’Assessore Di Carlo – noi abbiamo iniziato questa perlustrazione che porterà ad una mappa di tutte le gallerie sotterrane e contiamo di trasformale in un itinerario turistico davvero suggestivo”.
“Puntiamo a lavorare non solo sui cunicoli naturali – ha aggiunto la Presidente Licocci – ma anche su quelli artificiali, opera dell’uomo, ricavandone spesso grandi sorprese”.