È Matteo Di Natale, giovane avvocato di Controguerra noto come ricercatore di storia ma anche apprezzato scrittore e conferenziere, il vincitore della prima edizione del concorso letterario “Parole D’Archivio” bandito dal Gruppo Medico D’Archivio.
La Giuria, presieduta dal critico letterario Simone Gambacorta e formata dal giornalista Rai Antimo Amore, dal saggista Enrico Di Carlo e dalle scrittrici Caterina Falconi e Gabriella Santini, visionando gli elaborati, trasmessi in forma anonima, ha infatti assegnato 34 punti al racconto di Di Matteo, “Miserere”, che pertanto, come previsto dal bando, verrà pubblicato in volume per conto della casa editrice pescarese De Siena. L’autore vincitore, oltre a 100 copie del volume, riceverà inoltre due pregevoli pubblicazioni riguardanti l’Abruzzo o il territorio teramano.
Al 2° posto, con 32 punti, il racconto “Il lago del tempo” di Sabrina Calzia, giovane scrittrice originaria di Imperia ma residente a Cernusco sul Naviglio, la quale riceverà in premio due volumi di pregio riguardanti l’Abruzzo o il Teramano. Terzo posto a Giovanni Tiberio di Civitaretenga per il suo racconto “Il file 58” che ha totalizzato 31 punti. Il premio consiste in un volume di pregio sempre riguardante l’Abruzzo o il Teramano.
Il concorso letterario “Parole D’Archivio”, che ha adunato nell’edizione di esordio una trentina di elaborati provenienti dalle quattro province abruzzesi ma anche dal Molise, dalle Marche, dalla Lombardia, dalla Liguria e persino dagli Stati Uniti d’America, è stato voluto da Claudio D’Archivio, direttore scientifico dell’omonimo Gruppo Medico, per contribuire alla promozione della cultura come elemento di sviluppo sociale e di crescita individuale.