L’Aquila. Il Consiglio comunale ha approvato a maggioranza, con i voti contrari dei consiglieri Emanuele Imprudente (L’Aquila Citta’ Aperta) e Daniele Ferella (Tutti per L’Aquila), un ordine del giorno, che vede come primo firmatario il consigliere Antonello Bernardi, in cui esprime “ferma condanna nei confronti delle stragi di civili nella striscia di Gaza da parte di Israele”.
Il documento invita altresi’ il Governo italiano, e in particolare il Ministro degli Esteri, a intervenire “affinche’ cessi il massacro del popolo palestinese, sia garantita la pace a Gaza, l’atto di Israele sia considerato crimine contro l’umanita’ e venga attuato il principio, unanimamente accettato dalla comunita’ internazionale ma non ancora applicato, di “due popoli e due Stati”. Il Consiglio chiede inoltre che venga nuovamente esposta, cosi’ com’era nella sede di Palazzo Margherita, la bandiera palestinese, ricordando che l’iniziativa era stata assunta proprio a seguito di una delibera consiliare “come atto di condanna dell’aggressione militare e di solidarieta’ al popolo palestinese”. Il documento ricorda in premessa che gli attacchi hanno causato finora “oltre 200 morti e mille e 400 feriti, di cui piu’ dell’80 per cento sono civili”, portando all’uccisione di “36 bambini e 29 donne”, e sottolineando che “tali attacchi, proclamati dal governo israeliano come operazione di smantellamento di Hamas, sono di fatto un’operazione militare”.”Nelle acque palestinesi – recita ancora l’ordine del giorno – c’e’ un grande giacimento di gas naturale, stimato in 30 miliardi di metri cubi, del valore di un miliardo di dollari. Altri giacimenti di gas e petrolio si trovano sulla terraferma, a Gaza e in Cisgiordania. E’ anche questo – si interroga il Consiglio – motivo dell’invasione?”.
L’assemblea ha approvato un secondo documento, presentato dai consiglieri Guido Quintino Liris (Pdl) e Giuliano Di Nicola (Idv), di solidarieta’ al sindaco di Villa Sant’Angelo, Comune del cratere sismico, che ha iniziato uno sciopero della fame per protesta contro la mancata ricostruzione del paese, gravemente colpito dal sisma del 6 aprile 2009. “Il Consiglio comunale dell’Aquila – si legge nel documento – esprime piena solidarieta’ al sindaco di Villa Sant’Angelo Pierluigi Biondi, costretto allo sciopero della fame per protestare contro la carenza di fondi per la ricostruzione del suo Comune. Questo gesto pone nuovamente all’attenzione della pubblica opinione e degli amministratori, a tutti i livelli, il problema della ricostruzione e la necessita’ che si individui un meccanismo giuridico e normativo in grado di assicurare un costante flusso di denaro e, di conseguenza, di garantire continuita’ al processo di ricostruzione”. I
l Consiglio ha anche discusso su tematiche riguardanti i giovani e la citta’, come da relativa proposta dei consiglieri Vincenzo Vittorini (L’Aquila che Vogliamo), Ettore Di Cesare (Appello per L’Aquila), Daniele Ferella (Tutti per L’Aquila), Angelo Mancini (Idv-L’Aquila Oggi), Emanuele Imprudente (L’Aquila Citta’ Aperta), Guido Quintino Liris, Roberto Tinari, (Pdl), Pierluigi Properzi (Domani L’Aquila), Luigi D’Eramo (Prospettiva 2022), Raffaele Daniele (Udc) e Alessandro Piccinini (Gruppo Misto). La discussione e’ stata aggiornata alla Commissione consiliare “Politiche sociali, culturali e formative” allo scopo di raccogliere e ufficializzare richieste e proposte.
Ricostruzione: Di Stefano, ok a determina su otto frazioni
E’ stata pubblicata sul sito del Comune, la determina n. 114 del 15 luglio 2014 a firma di dell’Ing. Vittorio Fabrizi, Direttore del Dipartimento Ricostruzione, che riguarda le restanti otto frazioni del primo blocco stabilito dal cronoprogramma approvato dal Consiglio Comunale del marzo 2013. Lo afferma in una nota l’assessore alla ricostruzione del Comune dell’Aquila, Pietro Di Stefano. Le frazioni interessate dal questa determina sono: Paganica, Arischia, Bagno Grande e Ripa, Bazzano, Camarda, Civita di Bagno, Colle di Roio e Roio Piano. “In base all’ordine stabilito per i vari comparti di ogni frazione, in applicazione della delibera di giunta n. 122/2014, viene richiesto all’ufficio speciale l’esame delle schede parametriche prima parte, al fine di poter poi erogare il 2% di anticipazione e chiedere il progetto parte seconda” e’ il commento dell’assessore alla ricostruzione Pietro Di Stefano “rispondiamo in questo modo a coloro che sollevano critiche e accuse circa l’operato del Comune per la ricostruzione delle frazioni”. “Colgo l’occasione per ricordare che questa e’ un’azione d’impulso verso l’ufficio speciale affinche’ i primi cantieri delle frazioni possano partire, come piu’ volte ribadito dalla giunta e richiesto dai consiglieri rappresentanti delle frazioni.”. I dati riportati negli allegati acclusi alla determina, e relativi ad ogni frazione, sono stati estratti dalle schede parametriche presentate da ogni tecnico incaricato e firmate dai proprietari o rappresentanti degli immobili/aggregati indicati per ogni frazione. Detti dati saranno opportunamente riscontrati in sede di esame delle schede stesse e se divergenti saranno opportunamente rettificati e ricalcolati al fine di verificare eventuali spostamenti nell’ordine dei comparti. “Siamo ormai abituati alle critiche; anche quando abbiamo definito l’asse centrale e avviato le prime pratiche in aperto contrasto con la volonta’ commissariale, le critiche disfattiste non sono mancate. Oggi invece si puo’ notare la bonta’ di quanto fatto, con i tanti cantieri attivi e i primi palazzi completati. Se non avessimo avuto l’ostracismo dell’allora Commissario, oggi avremmo senza dubbio maggiori risultati” ha continuato Di Stefano “preferisco avere progetti pronti in modo da poter incalzare il governo sui relativi fondi, piuttosto che avere i finanziamenti e non avere pronti i progetti da finanziare”.
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