Si conclude con due concerti internazionali la stagione teatrale dell’«Auditorium Sirena», diretta dal maestro Davide Cavuti, che ha fatto registrare tutti sold-out per tutti gli appuntamenti
Francavilla al Mare. Doppio appuntamento con nomi straordinari all’«Auditorium Sirena» di Francavilla al Mare, diretta dal maestro Davide Cavuti: martedì 17 maggio alle ore 21 è previsto il concerto con Enrico Rava e Fred Hersch; domenica 22 maggio (ore 21) un’altra icona del jazz mondiale, il sassofonista John Surman accompagnato dal pianista Vigleik Storaas.
Quattro nomi di assoluto livello che arriveranno a Francavilla al Mare, dove nel corso degli anni si sono esibiti artisti quali Scott Henderson, gli Yellowjackets, Roberto Gatto, Fabrizio Bosso, Danilo Rea, Daniele Sepe, Paolo Di Sabatino, Flavio Boltro, Javier Girotto e molti altri ancora, confermando la vocazione musicale della città adriatica che, nel campo della musica da film, ha prodotto compositori cinematografici quali Alessandro Cicognini, Ettore Montanaro e attualmente Bruno Zambrini e lo stesso Davide Cavuti, direttore del «Centro Studi Nazionale Cicognini» e della stagione teatrale del Sirena.
«È un privilegio poter ospitare nel nostro teatro musicisti di tale levatura – ha affermato il maestro Davide Cavuti – Li ringrazio di aver accettato il mio invito. Saranno due concerti unici per il nostro Teatro Sirena».
Enrico Rava è uno dei pilastri del jazz italiano ed ha conquistato il Top Jazz nella categoria “Musicista dell’anno”. L’ennesimo riconoscimento gli è stato assegnato dalla rivista Musica Jazz sulla base del voto di una rosa di critici musicali. Il trombettista ottanduenne è tornato di nuovo sul palco da novembre e in studio per registrare un nuovo album con il pianista Fred Hersch. Il 3 gennaio scorso ha ottenuto un grande successo all’Auditorium Parco della Musica di Roma nel concerto con tre fuoriclasse italiani del jazz, il pianista Danilo Rea, il bassista Dario Deidda e il batterista Roberto Gatto.
Quindici volte candidato ai “Grammy”, Fred Hersch ha regolarmente ottenuto i premi più prestigiosi del jazz, tra cui i recenti riconoscimenti come artista Doris Duke nel 2016, pianista jazz dell’anno nel 2016 e nel 2018 dalla Jazz Journalists Association e il Prix Honorem de Jazz nel 2017 da L’ Acádemie Charles Cros per la totalità della sua carriera. Di recente si è classificato al 2° posto come musicista jazz dell’anno nel sondaggio DownBeat Critics del 2021 ed è stato nominato al 3° pianista jazz. È stato anche premiato come artista jazz internazionale dell’anno 2021 da Jazz Magazine (Francia).
Con più di cinquanta album al suo attivo come leader o co-leader, Hersch riceve costantemente elogi generosi dalla critica e numerosi premi internazionali per ogni nuova uscita tanto attesa. Il suo ultimo album con il suo trio di lunga data, Live In Europe (Palmetto) del 2018, documenta una serata straordinaria a Bruxelles ed è stato salutato come il migliore fino ad oggi: un notevole elogio per un ensemble che suona costantemente a un livello così sbalorditivo.
John Surman è l’altra faccia del sassofono nordico, quella che meglio si contrappone all’egemonia sonora patinata di Jan Garbarek. Nato nel Devonshire nel 1944, John Surman irrompe sulla scena musicale britannica negli anni Sessanta, riuscendo a viverne anche l’eccitante ondata rock. Difficile incasellare Surman, che ha saputo esprimersi con la massima eloquenza dai territori della più libera improvvisazione a quelli della musica modale o delle più levigate sonorità d’ambiente. Lo troveremo in compagnia del pianista norvegese Vigleik Storaas. La collaborazione tra i due risale alla prima metà degli anni Novanta (nel Nordic Quartet, immortalato anche su un disco ECM). Oltre alla frequentazione con Surman, Storaas si è fatto notare al fianco di Norma Winstone, Terje Rypdal, Niels Henning Ørsted-Pedersen, Chet Baker, Jack DeJohnette e Warne Marsh.
I pochi biglietti rimasti possono essere acquistati al Foyer del Teatro e sul circuito online ciaotickets.