Grande ritorno per i Duran Duran al Festival di Sanremo, la notizia è stata ufficializzata da Carlo Conti, conduttore e direttore artistico della kermesse, che in diretta al Tg1 ha confermato la presenza della band britannica nella serata di giovedì 13 febbraio
Per chi ha vissuto gli anni d’oro non solo del Festival ma anche del periodo new romantic, in cui le giovanissime teen italiane si dividevano nella passione tra Spandau Ballet e Duran Duran, la notizia ufficializzata ieri sera al TG1 da Carlo Conti è indubbiamente un bell’amarcord.

I Duran Duran torneranno infatti sul palco dell’Ariston a distanza di 40 anni esatti dalla loro prima apparizione a Sanremo.
Di nuovo a Sanremo
La band dopo diverse evoluzioni, uscite di scena e ritorni è sempre rimasta in attività producendo per la verità alcune ottime cose. L’Italia, che per loro da sempre è un buen retiro, è un punto di riferimento: “Qui ci sentiamo a casa da sempre” aveva detto Simon Le Bon lo scorso anno quando la band si ripresentò dal vivo con uno show assolutamente strepitoso.
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Anche per questo motivo il ritorno dei Duran Duran a Sanremo è una notizia interessante soprattutto in vista del loro tour che li riporterà in Italia per alcune date live. Il loro passaggio dall’Ariston avrà proprio il senso di promuovere quello che è uno dei live più attesi dell’estate.
Duran Duran, ieri e oggi
Era il 1985 quando i Duran Duran fecero il loro debutto al Festival, cantando Wild Boys. La loro presenza fu fortemente voluta da Pippo Baudo (e dalla figlia Tiziana, fan sfegatata dalla band). Al loro arrivo in Riviera la band causò un vero e proprio tumulto con scene di delirio collettivo degne dei Beatles.
La leggenda racconta che Simon Le Bon, dopo una serata ad alto contenuto alcolico, avesse deciso di fare una corsetta sulla spiaggia insieme a uno dei roadie della band: che qualche minuto dopo lo ha dovuto portare al pronto soccorso con un piede rotto. La band si esibì sul palco con Simon zoppiccante e saltellante su un piede solo… Uno dei momenti più iconici nella storia del Festival.
Dal 1995 al 2008
La band di Birmingham tornò a Sanremo nel 1995, sempre con Pippo Baudo, per cantare insieme a Melle Mel dei Grandmaster Flash White Lines. Anche qui i Duran fecero notizia. Simon ascoltò con alcuni amici giornalisti quasi tutta la prima serata e si innamorò della voce di Giorgia che poi vinse quell’edizione.
Nel 2008 la band, ospite anche alle Olimpiadi di Torino con un pienone inverosimile in Medal Plaza, tornò a Sanremo per presentare Falling Down. Dal gruppo era ormai uscito definitivamente Andy Talor.
Il chitarrista e fondatore della band recentemente è tornato a collaborare con la band nonostante una durissima battaglia contro un tumor alla prostata che lo affligge ormai da alcuni anni, sostituito da Dom Brown che ormai da oltre vent’anni è di fattok il quinto componente della band che conserva i suoi quattro fondatori, Nick Rhodes, Simon Le Bon, Roger Taylor e John Taylor attivi fin dal 1978.
In estate in tour in Italia
La band sarà a Sanremo per promuovere il loro mini-tour di quattro date: il 15 e 16 giugno saranno a Roma al Circo Massimo, il 18 giugno a Bari alla Fiera del Levante e il 20 giugno chiuderanno agli I-DAYS Milano presso l’Ippodromo Snai San Siro.
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A Sanremo dovrebbero presentare qualcosa da Danse Macabre, il loro ultimo album, il sedicesimo della collezione pubblicato ormai due anni fa, che rievoca alcuni dei successi della band e diverse cover davvero belle. Voci di corridoio parlano di un possibile arrivo a Sanremo anche di Victoria dei Maneskin, ospite dell’album in Psycho Killer, meravigliosa cover dei Talking Heads.
Quarantacinque anni dopo…
I Duran Duran vantano oltre 100 milioni di dischi venduti, 18 singoli al vertice delle classifiche americane e 21 numeri uno nella Top 20 britannica e dal 2022 sono stati indotti nella Rock & Roll Hall of Fame. In Italia la loro musica ha davvero segnato un’epoca non solo all’apice della loro fama mediatica – e dunque da Reflex a Rio, considerato ancora oggi uno dei migliori video nella storia di MTV – negli anni ’80 fino a Ordinary World, singolo suadente che li riportò in classifica in una seconda ondata di grande popolarità.