Due importanti riconoscimenti per il critico francavillese Massimo Pasqualone

Francavilla al Mare. Due importanti riconoscimenti per il critico d’arte e letterario francavillese Massimo Pasqualone che è stato chiamato a far parte del gruppo dei critici della sedicesima Biennale di Roma, che si terrà nel 2024 nel Museo Stadio Domiziano in Piazza Navona e della Quadriennale dell’arte contemporanea italiana che verrà inaugurata il 4 marzo a Monterosi nel Palazzo Altieri.

“Ringrazio gli organizzatori di questi importanti eventi artistici per la fiducia e la stima dimostrata nei miei confronti- scrive Pasqualone- che corona un impegno trentennale nel mondo dell’arte e della cultura”.

Massimo Pasqualone è critico d’arte e letterario ed ha insegnato presso l’Università “G. D’Annunzio” di Chieti, l’Università di Teramo, l’Issr “San Pio X” di Chieti, nei corsi di Baccalaureato collegati con la Pontificia Università Lateranense. Ha al suo attivo oltre cinquecento pubblicazioni, consulenze scientifiche in enti pubblici e privati per la comunicazione, l’arte, la letteratura, la formazione e la cultura, giurie ed eventi in tutta Italia e in Polonia, Svizzera, Albania, Lituania, Germania, Gran Bretagna, Spagna, Austria, Portogallo, Belgio, Canarie, Turchia, Repubblica di San Marino, Ungheria. Attualmente, tra gli altri incarichi, è direttore dell’Enomuseo di Tollo e presiede l’Istituto per lo studio, il recupero, la valorizzazione del dialetto abruzzese e delle lingue minoritarie in Italia ed è consulente del Museo Guidi di Forte dei Marmi, della Galleria Mariz di Francavilla al Mare, dell’Archivio Lazzaro di Milano, dell’Atelier Nan Yar di Blankenberge (Belgio), dell’Ente Mostra Artigianato Guardiese, di Apice nelle Canarie. Collabora come critico letterario e d’arte a prestigiose riviste e dirige la collana di poesia di Irdi-destinazionearte e “La parola oltre il silenzio” delle Edizioni Teaternum. Come poeta, saggista e critico ha ricevuto duecento riconoscimenti in tutta Italia ed in Europa. Alcuni tra i suoi settecento testi critici sono stati tradotti in polacco, portoghese, francese, inglese, fiammingo, arabo, tedesco, spagnolo, albanese, giapponese, ceco, sloveno, ucraino e russo.

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