L’attore napoletano in esclusiva ai nostri microfoni ricorda il grande artista partenopeo a dieci anni dalla sua tragica scomparsa
Una voce inconfondibile e un autore amato in tutto il mondo. Questo era Pino Daniele. Sono trascorsi ormai dieci anni da quel tragico 4 gennaio 2025 e ancora oggi continua ad essere nel cuore dei più vecchi, ma anche dei giovani. In molti dicono che ci sono artisti destinati a restare immortali del tempo e lui è uno di questi.
Sono passati dieci anni dalla sua morte, ma ancora oggi Pino Daniele è uno degli artisti più ascoltati e omaggiati. E lo scorso 24 novembre al Maradona è stato trasmesso in anteprima un suo inedito Again, trovato dai figli e pubblico il venerdì successivo. Un brano che in poco tempo è diventato uno dei più ascoltati e questo conferma l’amore che tutti hanno nei confronti dell’artista napoletano.
Il 4 gennaio per la musica italiane e i napoletani non sarà mai un giorno come gli altri. Era il 2015 quando veniva comunicata la morte di Pino Daniele. Il cantante era in Toscana a trascorrere un periodo di vacanza quando venne colto da un infarto. Immediato il trasferimento a Roma, ma ormai non c’era più niente da fare. Una notizia che ha sconvolto tutti tanto che in 100mila persone il 6 si riunirono in Piazza del Plebiscito per ricordarlo cantando tutti insieme le sue canzoni.
Ai nostri microfoni è intervenuto in esclusiva Maurizio Casagrande per un suo ricordo di Pino Daniele. “Ricordi diretti non ne ho molti perché purtroppo non l’ho conosciuto bene – ci racconta l’attore napoletano – sicuramente posso dire che quando ho comprato il mio primo disco di Pino, che era Nero a Metà, lo ascoltavo per giornate intere anche perché artisti come lui non ne abbiamo ai giorni d’oggi. Ma c’è un aneddoto che voglio raccontare“.
“Ho assistito come pubblico ad uno dei suoi ultimi concerti al PalaPartenope. Subito dopo c’è stata una festa e lì ho avuto modo di scambiare due parole. Abbiamo parlato principalmente di mio padre e quanto lui lo apprezzava come attore. Per me non ci può essere che ricordo più bello di questo. Poi purtroppo dopo poco è deceduto“, conclude Casagrande.