Teramo. Un prezioso forziere tutto da scoprire nascosto nella villa comunale e nei giardini “Marco Pannella”: è stata questa la scoperta per i bambini delle classi prime delle scuole primarie “Michelessi” e “Noè Lucidi”, che hanno vestito per un giorno i panni di pirati e piratesse alla ricerca del tesoro nella propria città.
Ad accogliere i nuovi alunni le insegnanti dei plessi, che per l’occasione hanno allestito una vera e propria caccia al tesoro, fatta di mappe, misteri, indovinelli e dobloni, dove i protagonisti sono stati i più piccoli insieme alle loro famiglie. “Un modo differente per accogliere i nostri nuovi alunni – ha descritto il momento Lia Valeri, dirigente dell’I.C. Zippilli-Lucidi –, per dar loro il benvenuto in modo divertente e giocoso, facendo loro anche comprendere che il vero tesoro che potranno trovare sarà la scuola con la sua ricchezza di esperienze e di scoperte”.
Non è la prima volta che l’Istituto Comprensivo Zippilli-Lucidi organizza attività negli angoli più o meno noti della città di Teramo. Obiettivo è quello di impegnare fin dal primo giorno i bambini in esperienze di apprendimento al di fuori della classe, un processo attivo in cui alunni ed alunne costruiscono ipotesi, cercano soluzioni e interagiscono con gli altri, assumendo sguardi molteplici e modalità di interazione diverse.
Location di eccezione, per questo nuovo inizio scolastico, sono stati la villa comunale e i giardini “Marco Pannella” dinanzi al plesso della Noè Lucidi, che hanno accolto in una veste nuova i bambini prima dell’ingresso a scuola vero e proprio. Da lì ha preso il via una divertentissima caccia, che ha entusiasmato grandi e piccini. “La scuola è un tesoro – continua la Valeri –. Questa la metafora, il fil rouge che ci piacerebbe accompagnasse i bambini nel percorso che oggi intraprendono per la prima volta. Non a caso il forziere nascondeva attività e giochi destinati ad accrescere conoscenza e, soprattutto, competenza. Questo è il nostro obiettivo, che ci proponiamo di raggiungere senza perdere mai quella meraviglia e quello stupore tipico dei nostri bambini e che tanto amiamo in loro”.