Un sito che quest’anno si presenta con un volto totalmente rinnovato dopo i lavori di abbattimento di palazzo Adamoli e di casa Salvoni che hanno dato via all’intervento di rifunzionalizzazione del Teatro, e che si apre a una luce nuova che ne proietta la visuale sulla storica Cattedrale. Una luce che, simbolicamente, lega a doppio filo l’aspetto religioso con la storia e la cultura della città capoluogo.
Anche quest’anno l’appuntamento non sarà aperto al pubblico ma verrà trasmesso in diretta streaming su tutte le emittenti locali, sul canale Youtube della Diocesi di Teramo-Atri e anche sulla pagina Facebook del Comune di Teramo e vedrà l’amministrazione comunale impegnata a sostenere con convinzione l’evento, sia dal punto di vista logistico che per quanto attiene la sua organizzazione e realizzazione.
“La Via Crucis rappresenta un importante momento di preghiera e raccoglimento rispetto al quale la Città di Teramo non poteva far mancare la sua presenza e il suo contributo – sottolinea il sindaco Gianguido D’Alberto – e credo che il Teatro Romano rappresenti il luogo più adatto per ospitare questo appuntamento. Un luogo nel quale, anche grazie ai lavori di rifunzionalizzazione iniziati a dicembre con l’abbattimento dei due palazzi che hanno restituito il sito alla luce, l’aspetto religioso e quello civile e storico si fondono in un unicum di valore inestimabile. Da qui parte una nova fase della valorizzazione del nostro patrimonio storico-artistico”.
“Teramo sta vivendo, dopo il sisma e la pandemia, una vera e propria rinascita – commenta l’assessore Antonio Filipponi – una rinascita che trova espressione simbolica proprio in quei siti storici che si aprono alla vita. Il Teatro Romano è uno di quei siti. L’appuntamento con la Via Crucis rappresenta solo l’avvio di un percorso per il potenziamento delle bellezze e delle ricchezze storico-culturali della nostra città, sul quale stiamo lavorando con convinzione”.