Teramo, il Liceo Milli apre al Progetto Gins

Teramo. Anche quest’anno il Liceo Statale “Giannina Milli” di Teramo si apre alle nuove proposte provenienti dal territorio, volte ad offrire agli studenti nuovi ed interessanti percorsi formativi.

È infatti appena stato avviato nell’istituto il Progetto GINS (Giovani protagonisti: Identità, Networking e Servizi di sostegno), finanziato dall’Impresa Sociale Con i bambini.

“Scopo di questo ambizioso progetto”, ricorda la Dirigente Divisi Manuela, “è quello di contrastare la povertà educativa, il disagio sociale e la dispersione scolastica attraverso numerose e varie attività culturali e ricreative, che mirano a sviluppare negli alunni le competenze chiave necessarie per vivere nel mondo e a fornire loro opportunità di crescita emotiva e relazionale”.

Gli interventi, curati da professionisti appartenenti alle diverse associazioni partners, sono assolutamente gratuiti e prevedono: attivazione di corsi di vario tipo rivolti a ragazzi di età compresa tra i 14 e i 17 anni nelle cosiddette ” Botteghe”; servizi di sostegno psicosociale per studenti, genitori e docenti; laboratori di apprendimento per studenti con bisogni educativi speciali; laboratori di orientamento rivolti agli alunni di 17 anni per il raggiungimento di un’adeguata conoscenza di sé; interventi educativi per gli alunni del biennio, incentrati sulle dinamiche di classe; sportello di ascolto per la promozione della salute psico-fisica e socio-relazionale; offerta di voucher finalizzati all’acquisto di servizi culturali per famiglie meno abbienti.

Il Dirigente Scolastico e i docenti del liceo Milli “hanno accolto con convinzione ed entusiasmo il progetto, nella piena consapevolezza che la scuola, oggi, non può prescindere dai nuovi ed urgenti bisogni che provengono dalle generazioni attuali, che chiedono di essere coinvolte nel processo educativo che le riguarda, in maniera più attiva e motivante; si rende dunque necessario far leva su approcci metodologici innovativi, che possano suscitare maggior interesse e curiosità negli alunni, condizioni imprescindibili per il raggiungimento di quella maturazione globale che è il fine ultimo dell’educazione”.

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